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Channel: E’ successo ora – Il Portinaio
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ASSENTE (Cosa mi sono perso)

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Allora cosa è successo?
Un virus mortale che non so come si chiami ha attaccato direttamente i dischi del server.
Questa la mail:

“Oggi dalle ore 10:00 è stato preso di mira e attaccato il server che che ospita i servizi hosting. L’attacco DDOS della portata totale di 10Gbit ha reso inaccessibile per diverse ore tutti i servizi di Server VPS e Hosting. Purtroppo l’attacco oltre a creare notevoli danni ha causato un problema sui server. I server VPS sono stati ripristinati in completo invece il danno maggiore si è avuto sul server Hosting e sul NAS (ospitante i backup) con IP 85.94.198.99 . Il danno ha creato un problema di dischi e sono saltati buona parte degli indici attualmente la situazione sembra relativamente grave e difficoltosa da risolvere. Buona parte dei siti sono visibili, anche se con tempi di caricamento lunghi. Per ricevere assistenza o il codice AUTH di trasferimento preghiamo aprire ticket in modo da arginare i “vostri” e “nostri” problemi nel più veloce tempo possibile. Cordiali saluti e grazie della pazienza.”

Fanculo! Pazienza sta ceppa di minchia!
Il mio webmaster si è messo subito all’opera e infine il buco nero.
Come stare in coma farmacologico.

Mi sono perso tante cose, però ne ho approfittato per iscrivermi a un corso di scrittura, uno di tai-chi, pasta di sale, ricamo, uncinetto, modellazione in 3D di posacenere in Das, giardini e terrazzi, fai il tuo compost con l’umido, addomestica il tuo acaro di casa, uccidi le zanzare con la forza del pensiero e fecondazione assistita di pappagallini.
E’ stata dura non poter commentare con voi l’Euro Festival di quest’anno. E pensare che l’ho sempre snobbato.
Però a questo giro c’erano loro:

Mia cugina si scervella ogni anno per trovare una coreografia degna per il saggio di danza delle sue ragazzine. Potrei proporle una cosa del genere.
Mettere in scena un caseificio con quattro caciocavalli appesi, due tette che spruzzano latte e un mulo che caga sul palco. Sarebbe un successo, ne parlerebbero tutti i giornali locali!
Mia mamma non ha ancora capito che la vincitrice era un uomo, pensava fosse una parente di una sua ex cliente del centro estetico che si faceva i baffetti con la lametta.

Mi sono perso anche le elezioni e ho tirato bestemmie per non essere nato a San Cataldo. Avrei votato sicuramente lei:

maddalena ficarotta elezioni

Mi è spiaciuto non commentare con voi la salita al trono di Renzi, la candidatura di Bruno Sacchi della 3C al parlamento Europeo e i pori della pelle della Santanchè che scompaiono ad ogni sua apparizione televisiva.
Tremo per il vento fascista che soffia in Francia, ma anche per quello democristiano che c’è in Italia.
Non ho nemmeno seguito l’evoluzione di Suor Cristina, che da piccola paolotta di periferia è diventata la Cosplayer definitiva di Miss Pony!
Persino i mondiali mi stanno scivolando via dalla mani. E’ così bello sentire i cronisti Rai dire cazzate durante le partite.

Ho avuto anche il mio quarto d’ora di celebrità quando sono stato intervistato da Studio Aperto e dal Tg4 sul caso dell’anno: la cioccolata fa dimagrire?
Servizio finto e modesto. Mi hanno pure tagliato le battute migliori.

Per colpa di quel virus il blog è stato avvolto da un fumo nero, come il Nulla della Storia Infinita.

Mia madre, regina cattiva delle fiabe ha brindato insieme ai suoi nanetti malefici.
Non ho potuto scrivere niente su quell’evento tanto atteso che era il Manga Festival di Milano, 12 Euro buttati nel cesso per una mostra sui mock-up del sushi! 0_o
Però mi sono divertito. Ho ritrovato vecchi amici e guardato una signora giapponese fare una cerimonia del the di spalle.
Ho arricciato il naso davanti alle bancarelle con gli avanzi di magazzino e ho riso molto durante i workshop di cucina.
Non ho potuto scrivere niente sul battesimo della figlia di mio cugino.
Ho sbagliato persino chiesa quel giorno.
Ero in fondo alla navata e mi sono accorto solo quando hanno chiamato i bambini per nome:

“Venite Miguel, Kevin e Maria Concita”

Infatti mi sembrava strano che ci fossero così tanto ecuadoregni.
Sono sgattaiolato fuori dalla chiesa facendo finta di aver cambiato religione all’improvviso.
Al rinfresco sono finito di fianco al fratello di mio cugino, che indovinate è mio cugino anche lui! 😛
E’ sempre un piacere rivederlo, con le sue giacche lucide, il gel e quella passione per le collanine con i brillantini neri.
Ha parlato per due ore di tennis, per altre due di camion e tre secondi di politica: “Sono tutti ladri”, che sono le classiche banalità a portata di mano.

Giuro che non ho perso la mia vita a guardare gli speciali di Laura Pausini in tv, anche se devo dire che mi fa spesso simpatia, tranne quando invita Biagio Antonacci ai suoi concerti e parla di Papa Francesco come se fosse un suo parente.
Bergoglio è diventato una presenza invadente in casa dei miei genitori. In bagno ci sono le sue riviste che puoi sfogliare tra una seduta e l’altra. Calamite sparse ovunque ti guardano sorridenti e i rosari si moltiplicano peggio dei Gremlins. Quando mangio da loro sono costretto a guardare le repliche delle sue prediche e a commentare come se fossi al Meeting  dei Ciellini di Rimini.
Non ho potuto raccontarvi di quando mio padre è stato addescato da una tossichella.
L’ha persino chiamato zio!
Cretina, a mio papà mancherà pure una gamba, ma come dice mia madre sul “coso” ci puoi appendere ancora l’asciugamano bagnato.
Comunque la malcapitata gli aveva chiesto solo dieci Euro per andare in farmacia.
E la risposta più bella è stata “Tu non sei mia nipote!” Ahahahahahahahahhaha

Il torbido segreto di famiglia del mese mi è stato rivelato con una tecnica che ho letto su Cronaca Vera.

“Gabry sai cosa è successo al figlio di tuo cugina?”
“Secondo te? Non li sento da dieci anni!”
“Non posso dirtelo perché poi tu lo scrivi sul bloB”
“Mamma è una vita che ti correggo! Si dice con la G”
“Comunque è roba seria”
“Non ho più un blog. E’ stato aggredito da un virus e ora è come se fossi disoccupato”
“Vabbè non te lo dico lo stesso!”

E’ bastato prendere il telefono e far finta di parlare con una parente. Farsi sentire da mia madre, che è curiosa come un furettino e poi sparire in bagno.
Tempo cinque secondi eccola apparire.

“Chi era?”
“Non vedi che sto cagando”
“Ma sei mio figlio”
“Cosa c’entra?????”
“Allora chi era?”
“La zia! Mi ha raccontato tutto…certo che brutta storia!”

Così nel silenzio del gabinetto e con una certa puzza di cinghiale morto mia mamma commentava l’accaduto! E io prendevo appunti dietro le etichette dei detersivi.
Però questa storiella la tengo per un prossimo post…sennò che gusto c’è!
Ben tornati condomini! Scusate questa assenza. Ricominciamo da dove eravamo rimasti.
Vi ricordo che potete trovarmi nella mia veste più candida sul TUMBLR, con le mie foto intime e private su INSTAGRAM e con qualche video su YOUTUBE.
Non dimenticate FACEBOOK e TWITTER
Se volete offrirmi il caffè o invitarmi a cena con i vostri parenti basta scrivere alla mia mail.
Per il resto abbiamo tutta l’estate per recuperare. Bella lì!

Il Portinaio

P.S. Per caso qualcuno è andato al concerto di Scialpi a Roma? Pare ci fosse la promozione 3×2! 😛

concerto scialpi piper twitter


A Fantasìa le cose sono vicine o  lontane a seconda di quanto tu le desideri” (M.E.)

cat abduction

 

 


CINGUETTIO (Il Portinaio VS Santanchè)

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Scusate non ho resistito…

santanchè twitter

Il Portinaio

FRAGOLE O SANGUE? #peaceforgaza

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Dopo che abbiamo detto tutto ciò che c’è da dire sul conto di Hamas – che è integralista, che è crudele, che non riconosce Israele, che spara sui civili, che nasconde munizioni dentro le scuole e gli ospedali, che non ha fatto niente per proteggere la popolazione di Gaza – dopo che è stato detto tutto questo, e a ragione, dovremmo fermarci un attimo e ascoltare Hamas.

Potrebbe perfino esserci consentito metterci nei suoi panni e forse addirittura apprezzare l’audacia e la capacità di resistenza di questo nostro acerrimo nemico, in circostanze durissime.

Invece Israele preferisce tapparsi le orecchie davanti alle richieste della controparte, anche quando queste richieste sono giuste e corrispondono agli interessi sul lungo periodo di Israele stesso.
Israele preferisce colpire Hamas senza pietà e senza alcun altro scopo che la vendetta. Stavolta è particolarmente chiaro: Israele dice di non voler rovesciare Hamas (perfino Israele capisce che se lo fa si ritroverà sulla porta di casa la Somalia, altro che Hamas), ma non è disponibile ad ascoltare le sue richieste. Quelli di Hamas sono tutti “bestie”? Ammettiamo pure che sia vero, ma tanto lì stanno e lì restano, e lo pensa anche Israele.
Quindi, perché non ascoltarli?

La settimana scorsa sono state pubblicate, a nome di Hamas e della Jihad islamica, dieci condizioni per un cessate il fuoco che sarebbe durato dieci anni. Possiamo anche dubitare che le richieste arrivassero davvero da quelle due organizzazioni, ma comunque erano una buona base per un accordo.
Tra di esse non ce n’era neanche una che fosse priva di fondamento.

Hamas e la Jihad islamica chiedono libertà per Gaza.
C’è forse una richiesta più comprensibile e lecita?
Senza accettarla non c’è modo di mettere fine all’attuale ciclo di uccisioni e di evitarne un altro nel giro di pochi mesi. Nessuna operazione militare – aerea, terrestre o marittima che sia – fornirà una soluzione. Solo cambiando radicalmente atteggiamento nei confronti di Gaza si potrà garantire ciò che tutti vogliono, cioè la tranquillità.

Leggete l’elenco delle richieste e giudicate onestamente se tra di loro ce ne sia anche una sola ingiusta: ritiro dell’esercito israeliano e autorizzazione dei coltivatori a lavorare le loro terre fino al muro di sicurezza; scarcerazione di tutti i prigionieri rilasciati in cambio della liberazione di Gilad Shalit e poi arrestati; fine dell’assedio e apertura dei valichi; apertura di un porto e di un aeroporto sotto gestione Onu; ampliamento della zona di pesca; supervisione internazionale del valico di Rafah; impegno da parte di Israele a mantenere un cessate il fuoco decennale e chiusura dello spazio aereo di Gaza ai velivoli israeliani; concessione ai residenti di Gaza di permessi per visitare Gerusalemme e pregare nella moschea Al Aqsa; impegno da parte di Israele a non interferire con le decisioni politiche interne dei palestinesi, vedi la creazione di un governo di unità nazionale; infine, apertura della zona industriale di Gaza.

Queste sono condizioni civili, i mezzi per realizzarle sono militari, violenti e criminali.
Ma la verità (amara) è che tutti se ne fregano di Gaza quando non spara missili contro Israele. Guardate la sorte toccata a quel dirigente palestinese che ne aveva abbastanza delle violenze, Abu Mazen: Israele ha fatto tutto quanto in suo potere per distruggerlo. E qual è la triste conclusione? “Funziona solo la forza”.

La guerra in atto è una guerra per scelta e la scelta l’abbiamo fatta noi israeliani.
È vero, quando Hamas ha cominciato a sparare missili Israele non poteva non reagire. Ma contrariamente a ciò che tenta di spacciare la propaganda israeliana, i missili non sono mica piovuti dal cielo senza motivo.
Basta tornare indietro di qualche mese: rottura delle trattative da parte di Israele; guerra contro Hamas in Cisgiordania in seguito all’assassinio dei tre studenti di un seminario rabbinico – è dubbio che lo abbia pianificato Hamas – e arresto di 500 suoi attivisti con false accuse; blocco dei pagamenti degli stipendi ai lavoratori di Hamas a Gaza e opposizione di Israele al governo di unità nazionale, che forse avrebbe potuto ricondurre Hamas entro l’agone politico.
Chiunque pensi che Hamas avrebbe potuto incassare senza batter ciglio, probabilmente soffre di arroganza, autocompiacimento e cecità.

A Gaza – e in minor misura anche in Israele – si sta versando una quantità terrificante di sangue. Questo sangue è versato invano. Hamas è martellato da Israele e umiliato dall’Egitto. L’unica possibile soluzione sta nella direzione esattamente opposta a quella dove sta andando Israele. Un porto a Gaza, così che possa esportare le sue ottime fragole? Agli israeliani suona come un’eresia. Qui, ancora una volta, si preferisce il sangue (palestinese) alle fragole (palestinesi).

Gideon Levy (Via Internazionale)

(Traduzione di Marina Astrologo)

Il Portinaio

 

 

 

 

OGGI E’ L’11 SETTEMBRE

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Ti ricordi dov’eri quel giorno?

“Ho il viso ustionato, non mi riconoscerai. Mi ami lo stesso?”
( Andrew Knox 29 anni, dal tetto di una delle Torri a un collega)

Il Portinaio

SENTINELLE IN PIEDI (Toys Edition)

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Leggere in piedi fa bene al Toys è meglio!sentinelle in piedi 1sentinelle in piedi2sentinelle in piedi3sentinelle in piedi4sentinelle in piedisentinelle in piedisentinelle in piedi

Il Portinaio

 

sentinelle in piedi9

FINALE BAGNATO FINALE FORTUNATO

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Scusate l’assenza.
La mia avventura con i Rimini Protokoll è terminata ieri.
Il sole e un cielo fantastico ci hanno fatto da sipario, ma l’altro ieri è stato un delirio.
Pioggia, vento e fiumi si sono concentrati in poche ore su casa mia!

Drin drin

“Figlio mio dove sei!!!! Ho visto alla televisione che è esondato il Seviso”
“Con la E!”
“Sevise?”
“No al posto della I”
“Sevese?”
“Ora compra una vocale!”
“E allora affoga in quella città di merda dove vivi!”

Io rimango affascinato quado gli eventi naturali paralizziano la città. Non mi dispiace quando tutto si ferma, poi ripenso ai poverelli che rimangono senza casa e allora mi passa subito quella sensazione di essere in armonia con quella stronzetta di Madre Natura.
L’acqua è arrivata ovunque.
Finito lo spettacolo, mentre aiutavo il tecnico a ritiriare l’attrezzatura mi sono reso conto che in tutta la mia vita non ho mai comprato degli stivali di gomma!
Ma solo perchè li volevo di Pikachu! O quelli o niente!

stivali di gomma
Intanto per strada l’acqua continuava a salire.
Come faccio adesso?
Così ho provato la tecnica che usano i poveri. Mi sono infilato due sacchetti della monnezza e li ho legati con una giarrettiera di scotch di carta.
Il tutto con la cromia sbagliata! Ma quelli passavano il convento.

“Non li avete neri?”
“No mi spiace solo azzurrini dentifricio”
“Gialli?”
“Vuoi i sacchetti dell’umido color piccione morto?”

Se mi vedesse ora Armani mi farebbe arrestare dalla buon costume.
Ho guardato il Gange invadere Milano. Tutti erano impazziti, ma soprattutto rincoglioniti.
Se ti dicono di uscire solo in caso di emergenza, perchè tu cittadino rimbambito tenti di passare con la tua auto in una piazza completamente allagata dove ci sono i delfini curiosi che saltano sulle fermate del tram?
Mi sono fermato.
Ho visto le auto spegnersi e madri e figli bestemmiare contro i mariti.
Le cause di divorzio sono aumentate del 20% per colpa del Seveso!
Una signora anziana era in panico e aspettava sopra una panchina l’arrivo di qualcuno.

“E’ un ora che chiamo la polizia, ma dicono che sono tutti indaffarati”
“Posso aiutarla?”
“Tranquillo ora arriva il poliziotto rosso e mi porta a casa in braccio”
“Rosso?”
“Sì! Quello lì in fondo!”
“E’ un pompiere signora”
“Sexy!!!!”
“0_o”

La milf decrepita no!!!!!!

Il premio scema del quartiere l’ho dato alla bionda che cristava con il centralino di Enjoy (il car sharing di Milano).

“Scusi è mezz’ora che cerco di far partire l’auto, ma non succede niente. Provo ad accenderla ma non va. Non capisco. Cioè io sto pagando un servizio!”

Le tinte per capelli che usano adesso devono essere di pessima qualità. Nell’auto c’erano le rane e quella pensava che ci fosse qualche punsalte per trasformare una 500 in un anfibio.

“Adesso vi mando una mail perchè voglio i miei soldi indietro. Comunque non si fa così”

Perchè quando in città succedono le calamità oltre alla protezione civile escono di casa anche gli scemi?
Tre ragazzi si divertivano a far la gara di scoregge, una psichiatrica cercava di usare l’ombrello come barca e due extracomunitari uscivano pazzi perchè non sapevano a chi vendere le rose! Gli stivali! Dovevate andare in giro con mazzi di stivali!
L’acqua era mischiata alla merda delle fogne, per questo c’era uno strano odore di lettiera di gatto misto cinghiale morto.
E io tranquillo che camminavo nella melma.
Poi i sacchetti ai miei piedi si sono riempiti fino ad esplodere e i miei jeans sono diventati dello stesso colore dei mocio vileda che usano all’Autogrill.

Drin drin

“Dove sei?”
“Nel pieno del disastro”
“Alla televisione dicono di non uscire! Perchè sei fuori???”
“Mamma sono andato a lavorare!”
“Ma la televisione dice che bisogna uscire per lo stretto necessario”
“Ma non le fanno più le repliche della Fletcher?
“Mi hai preso per una scema? Io guardo sempre Studio Apero!”
“0_o”

Disagio. Solo disagio.
Orde di vecchi si sono riversati in strada felici di poter ammirare qualcosa di diverso dai soliti cantieri, maghi dei selfie hanno immortalato l’evento su un iPhone.
A casa ho potuto ammirare il fiume giallo scorrere sotto la finestra.
Mi sono pucciato per purificarmi, ma non credo sia servito a molto…però…

alluvione seveso milano

Drin drin

“Mamma basta rompermi i coglioni! Sono a casa! Sano e salvo!”
“Sono la tua capa di Remote Milano”
“Buonasera signora! Spero vada tutto bene nella sua location”
“E’ saltata la luce e stiamo cercando di recuperare i dispersi”
“Mi dispiace! Volevo ringraziarla per l’opportunità e la fiducia che mi avete dato, i pranzi pagati, gli Spritz aggratis…”
“Ora taci ruffianello! Volevo dirti che a maggio forse replichiamo. Dovrai esserci”
“Sarò molto felice di far ancora parte della squadra”
“Per sei mesi!!!”
“…”
“Ci sei?”

Mi verrà un’ischemia!

Il Portinaio

IMMACOLATA ESTINZIONE

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Oggi si festeggia la Madonna.
Mia madre come tutte le cattoliche praticanti è andata a messa vestita come se fosse Capodanno.
Ha scelto un abito sobrio, ma coperto da una mantella verde scuro con maniche in visone sempre verdi e bottoni dorati.
Sembrava un albero di Natale con gli scoiattoli che si accoppiavano.
Ha già addobbato tutta casa.
Sia chiaro niente albero…c’è già lei!
L’ultima volta che l’abbiamo fatto sarà stato nel 1997, quando avevamo ancora i due cani famelici.
Durata del pino sintetico un giorno e 4 ore.
I cagnacci lo usavano come pisciatoio e le decorazioni come crocchette. Risultato? Scoregge al ritmo di  Jingle Bell Rock e cacche colorate di rosso e blu.
Da allora in casa mia c’è un presepe fatto a mano da un ‘amico di mia mamma, qualche angioletto, delle candele oro e argento, un pupazzo di neve in ceramica, un Babbo Natale di dubbio gusto e una riproduzione della natività in silver plate sotto una teca che non vedo l’ora che cada e si spacchi in mille pezzi.

“E’ argento vero 925″
“Perchè non la vendiamo?”
“Sei pazzo! E’ un ricordo!”
“Di chi?”

Silenzio…

“Non mi ricordo!”

Mia mamma è un’accumulatrice e io, nonostante continui a non ammetterlo, ho preso da lei.
Ma adesso ho la fissa di vendere le cose su internet, non per farci i soldi, ma per sbarazzarmene.
Oggi finalmente sono riuscito a convincerla a darmi qualcosa.

“Dai facciamo a metà!”
“No! Io tengo il 70%”
“Facciamo 50 e 50″
“60 e 40?”
“Dimmi un numero da 1 a 30?”
“Cosa c’entra?”
“Dimmelo!”
“45!”

Non sa la matematica, posso fregarla a conti fatti.
Nel mercatino del Portinaio è finita una pelliccia sintetica anni 80 di leopardo, che adesso è di super moda, roba che le femmine hipster farebbero la coda sotto casa.

“A quanto la vendi?”
“Non lo so…150 Euro?”
“Sei pazzo?????”
“Beh in effetti è un po’ troppo”
“Ha le maniche raglan”
“Io pensavo le avesse di merda!”

L’origine della manica Raglan è veramente trash. Il generale inglese F. J. M. Somerset Raglan per nascondere la mutilazione del braccio adottò questo tipo di cucitura ai soprabiti.
Nel linguaggio della moda e secondo la Treccani: maniche r., o a r., alla raglan (e, di capi di vestiario con maniche di questo tipo, cappotto, vestito, giacca di lana, maglione r., a r. o alla r.), maniche piuttosto ampie, attaccate con cuciture disposte a raggio, partendo dalla base del collo.
Praticamente devi essere un mostro deforme per indossare roba del genere.
Non oso sapere l’orgine dei pantaloni a zampa d’elefante. Forse erano nati per nascondere callosità consistenti o unghie incarnite e spesse.
La mia giornata si è conclusa bene. Qualcuno ha voluto acquistare il Mappamondo Mini Bar che i miei tenevano in salotto, nascosto dietro un mobile.
L’Oggetto più brutto dopo la dama di Capodimonte sul cavallo che sta per cagare.

dama di ceramica capodimonte
Ho guadagnato 70 Euro, che non è molto, ma almeno mi serviranno per fare benzina e comprarmi le Vigorsol.
Basta accumulare! Lo prometto in questo post!
Entro il 2020 voglio avere giusto un letto, un crocifisso e un vaso per la notte.
Oggi si festeggia la Madonna, l’anniversario della morte di John Lennon, la nascita dell’oratorio e forse lo smantellamento del guardaroba dei miei genitori.

Il Portinaio

“Ti devo dare una brutta notizia”
“Hai fatto la tessera del Pd?”
“No! E’ morto Mango!”

Sono partite lacrime finte e polemiche.

“Adesso vedrai che tutti diranno che bravo Mango, poi usciranno tutti i cd e ci scasseranno la minchia”

Cara mamma hanno fatto di peggio. Quei coglioni dell’Huffington post hanno pubblicato il video dove il povero cantante si sente male.
E’ ora che vendiate tutto, ci meritiamo l’estinzione.

È solo un addio,
credimi, io non ci penso mai. (G.M)

 

#JESUISCHARLIE

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Liberté, Égalité, Fraternité (ou la mort)

je suis charlie je suis charlie je suis charlie je suis charlie je suis charlie je suis charlie je suis charlie je suis charlie je suis charlie je suis charlie

DEVOTEE con due E (e gli strazianti twitter della classe politica italiana)

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La spia che ho in Parlamento è venuta a casa mia a cena.

“Però poi mi accompagni a casa?”
“Scusa non avevate l’auto blu?”
“Ce l’ha tolta Renzi”
“Mi dispiace…”
“Bugiardo!”

E’ un peccato non poter condividere con voi tutti i pettegolezzi che mi ha detto.
Come di quella parlamentare bionda che quando va nelle trasmisisoni pretende trucco e parruco manco fosse dall’estetista. O come quell’altra che quando arriva in aula sembra la reincarnazione di una valchiria pronta a castrare chi si trova sulla sua strada.
Devo starmente zitto, perchè ormai commentare la classe politica è un’arma a doppio taglio.
Non sono dei simpaticoni e questo lo sappiamo.
Leggono il gobbo quando fanno le interviste al telegiornale come la Sarrecchiani o imparano la lezione a memoria come la Santanchè.
Ma la cosa più bella è quando twittano, come dei sedicenni, tutto il giorno, parlando male di tutti e proponendo come alternativa solo loro stessi.

“Ma posso scrivere che quella parlemantare è lesbica?”
“Se lo fai poi verrai arrestato per diffamazione e omofobia”
“Ma scusa sono iscritto all’associazione donatori midollo osseo. La mia è un’opinione assunta all’interno di un’organizzazione sanitaria”
“Ma cosa stai dicendo?”
“Poi non sono omofobo! E’ lei che ha tutti i diritti e non è coerente con il suo essere”

Dopo avergli tolto il dolce dal piatto ho cercato di carpire qualche altra informazione.
Nessun nome di futuri presidenti della repubblica se non i soliti noti Amato, Prodi, Grasso e dicono Finocchiaro.
Ma ahimè quest’ultima ha il marito indagato e quindi è già stata tagliata fuori.
Non posso neanche raccontarvi come si comportano quelli del M5S che pare siano dei sociopatici che non salutano nessuno. Oppure dell’onorevole Ravetto che pare sia addicted ai selfie e figlia segreta di Mr Burns.

Mr Burns sosia
L’unica cosa che posso fare e seguirli su twitter, leggere i loro scellerati commenti e sentirmi confuso e infelice.
La coscienza politica si sta perdendo per far spazio ad incontrallabili allarmisti razzisti che attaccano ottimisti democratici inconcludenti.
salvini twitter
Certo! Vestiti meglio che con quelle felpe con scritto MIL- ANO (al posto del trattino mettetci la zip) possono nascere dubbi sulla tua mascolinità!
E poi quelle foto nude che hai fatto!!! Sembravano scattate da un amante del devotee!
Digressione.
Il devotee è quella persona che pratica il devotismo. Il devotismo è una devianza sessuale, meglio nota come acrotomofilia o apotemnofilia. Ovvero l’attrazione verso persone disabili.
Invece che farlo sembrare un sexy testosteronico lumbard l’ha trasformato in un maturo sportivo dilettante in riablitazione dopo un incidente in una bocciofila.
Ora devo sperare di non trovare orde di padani sotto casa mia tutti vestiti con le felpe PO-LENTA (ricordatevi di mettere la zip al posto del trattino) FORA-DIBALL e MADU-NINA pronti a picchiarmi.

salvini nudo
Salvini twitter 7
E se non riesci a persuaderlo usa le maniere forti, fagli ascoltare un cd di Ofra Haza!

Salvini twitter 6
Forse perchè sanno leggere meglio le carte?

Salvini twitter 5
Si sa che i neri hanno il ritmo nel sangue. Voglio James Brown al Quirinale!

Salvini twitter 4Peccato! Proprio adesso che avevo trovato una strega da bruciare e ripassato il libro delle torture!

Salvini twitter 3Ecco il sorriso di una nota mamma dopo aver letto il tweet.

franzoni

Salvini twitter 2
Arrivo!!!!!

leggere ipad al cesso
Salvini twitter 1
Salvini, ma è ovvio!! Perderebbe subito contro di te. Guarda che fisico! Ha i capezzoli sotto le ascelle, spalle inesistenti e panza molle.

renzi nudo
Noi con Salvini twitter
L’avranno affittata da Briatore?

Continuiamo con Formigoni, uno dei più fashionisti tra i politici italiani.

formigoni twitterMi sa che hai le idee un po’ confuse. Bettino è scappato dall’Italia e fu dichiarato latitante. E’ vero che capiva un po’ di politica tu invece mi sa che hai dei problemi di shopping compulsivo.

formigoni camicia

formigoni twitter
Avete ragione, tutte parolacce al femminile!

Maroni twitter
E Maroni non si è accorto che dietro di lui c’era un prete indagato per pedofilia.

E per finire in grande stile…
renzi twitter

Evvai! Da oggi in poi cioccolato Lindt per tutti!

Il Portinaio

MALELINGUE

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Eccomi qua.
Scusate l’assenza di questi giorni, ma ho avuto un incidente di percorso.
Prima di tutto sono sopravvissuto all’incontro con i miei parenti del Sud. Ci siamo incontrati tutti quanti al saggio di danza di mia cugina (QUI un bel resoconto delle prove) e infine abbiamo passato una domenica tutti insieme, non succedeva dal lontano 30 gennaio 1992, giorno del funerale di mia nonna paterna.
Ho conosciuto i figli dei miei cugini, minorenni biondi con gli occhi azzurri e mi sono lamentato con mia madre perchè in famiglia sembrano tutti svedesi mentre io sono l’unico che ha preso i geni di Ayman Al Zawahiri.

“Ciao io sono tuo cugino di secondo grado”

Silenzio

“Ciao io sono tuo cugino di secondo grado…non ci siamo mai incontrati perchè la nostra famiglia ha dei problemi caratteriali”

Silenzio

“Hai paura di me perchè ho i baffi?”

Mi hanno risposto più o meno così:

Dio sembra di stare in una puntata di Gomorra!

“Va bene cugini di secondo grado, anche se non capisco la vostra lingua volete giocare con me?”

Da bravo parente tollerante li ho portati in giardino insieme ai cani di mia cugina. Dovete sapere però che mia cugina ha appena ricevuto un Labrador femmina di 4 mesi, dono di suo fratello, che vuole usarla come fattrice e lucrare sulla vendita dei cuccioli. Ma questo povero cagnetto ha un difetto, caga come un bisonte.

“Attenti a giocare con la palla, rimanete qui vicino a me a raccogliere le margherite”
“Strunz non ci stanno le margherite fa fridd!”
“Vabbè fate finta che ci siano?”
“Vattin’ Kittemurt”

Come fa l’onomatopea della scarpa che sciaccia la merda? Sciac?

“Ve l’avevo detto piccoli meridionalotti intriganti!”

E non ho fatto in tempo ad avvertire mio padre che…Sciac…anche lui! E così mia cugina, il suo fidanzato, mia zia, il figlio della ex moglie di mio cugino, la donna delle pulizie…

“Scusate c’è qualche altro mio parente che vuole schiacciare escrementi di cane? Porta soldi”

E mia mamma che deve sempre fare la carmelitana scalza…

“Io non ho bisogno di soldi!”
“Stai zitta non dire cazzate!”
“Io voglio la pace e la serenità in famiglia”
“E allora mi sa che hai sbagliato casa!”
“Non sei mio figlio, sei una serpe!”

Non sto guardando molta televisione in questo periodo e mi dispiace non farvi sapere la mia su programmi utili alla società come L’Isola dei Famosi o le espressioni razziste e sgomente di mia madre quando ha visto Simona Ventura sul canale Agon Channel.

“Poverina è finita alla televisione albanese”
“Ma non dirlo con quel tono borghese”
“Chissà se la pagano!”
“Ma certo! Con prodotti della terra e polli già spennati pronti per lo spiedo”

Di Mattarella son felici tutti o quasi.
Però qualcuno mi ha ricordato che insieme a Casini, Formigoni e Giovanardi fu promotore di una proposta di legge per depotenziare  la 194.

proposte di legge mattarellaproposte di legge mattarella

Roba che se fosse passata saremmo tornati alle mammane e agli aborti clandestini!

In più ho un’altra persona che mi vuole querelare e denunciare alla polizia postale.
Leggete QUI (e se avete voglia di commentare mi fate un favore!)
La signora in questione è una Mistress che si offesa a morte e mi sta tempestando di mail mianacciose.
Cosa avrò mai detto?

commenti
Signora Mistress Fidelia Bdsm- Mi (Quanto sarà lungo il suo codice fiscale?) non era mia intenzione accostarla alle più sfortunate donne che stanno sulla strada.
Lungi da me sapere di cosa si occupa, ma mia cara devota alle escoriazioni genitali è lei che mi ha intasato la posta con la spam.
E si faccia una risata, che le ho solo fatto pubblicità gratuita.
E soprattutto come fa a sapere che una mia parente stretta è  zoccola? Vedo che le voci girano in fretta!

E visto che ormai mi stanno facendo le macumbe con dei fantocci a forma di Mirko dei Beehive ecco il motivo della mia assenza giustificata.
Domenica stavo mangiando allegramente la mia focaccella del Mulino Bianco, quella sempre soffice perchè trattata superficialmente con alcol etilico, quando un pezzo di mollica mi si è attaccato al molare.
Con la lingua ho iniziato a ravanare e non so per quale motivo mi è venuto da mordere.
Bene!
Vi risparmio le bestemmie che ho tirato.
Dopo un nano secondo ho iniziato a perdere sangue. Sono corso in bagno e allo specchio sembravo un zombie che vomitava amarene. D’impulso ho buttato sulla lingua masticata dell’acqua ossigenata.
E da innocuo morto vivente mi sono trasformato in uno Rottweiler schiumante.
Ora parlo così:

gatto nero

 

Ma la mia amica infermiera mi ha rincuorato.

“Stai tranquillo non parlerai come Jovanotti!”
“Neanche come Silvio Muccino prima del logopedista?”
“Questo non posso assicurartelo!”

Il Portinaio

LA D.C. A SANREMO 2015 (Prima serata, ma se continua così anche l’ultima)

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Ci fosse mai stata una volta che i miei zii mi abbiano detto “Vuoi andare un weekend nella nostra casa a Sanremo?”
Niente, piuttosto la lasciano lì, chiusa, a marcire con le tarme.
Eppure mi sono sempre comportato bene con loro.

“Hai chiamato lo zio per fargli gli auguri di Natale?”
“No! Vota Berlusconi!”

Neanche quell’altra mia zia ricca, anzi ricchissima, che aveva la casa ad Arma di Taggia (vicinissima a Sanremo) mi ha mai invitato.
Una volta sono andato a trovarla, così non poteva avere scuse…beh mi ha mica mandato in hotel a mie spese?!
Pensate che ha pure ricevuto una querela da uno dei suoi affittuari per problemi di contratto con la casa.
Cioè lei la querelano e a me no!
Scialpi che aveva promesso di denunciare il mio POST  mi ha solo bloccato su Twitter, la Mistress continua a minacciarmi sulla mail…magari stasera con Sanremo posso beccarmi anche io una citazione nella colonnina di destra su Repubblica.
Mia madre è già in assetto Sanremo: divano, telefonino per tediarmi, cioccolatini e sottotitoli alla pagina 777 del Televideo perchè sta diventando sorda.
I Gruppi di ascolto in tutta Italia sono pronti.
Incominciamo!!!
Ah! Prima devo cenare, ma la Rai per perdere tempo ha fatto queste belle interviste a tutti i cantanti.
Certo che ne dicono di cazzate!
Griginani sostiene che il suo pezzo ricorda i grandi cantautori come De Andrè e Bob Dylan. Dio lo perdoni. Ha scritto “Ti raserò l’aiuola quando torni da scuola” meriti che arrivi Malgioglio mentre ti cade la saponetta sotto la doccia.
In questi giorni ho scoperto che la Tatangelo ha dei tatuaggi terribili.
Il primo è il nome di suo figlio. E vabbè ormai lo fanno tutti. I genitori del 2000 sembrano degli armadietti delle scuole materne.
Il secondo è un testo in inglese che dice: “Lavora per una causa e non per l’applauso. Vivi per esprimere e non per impressionare. Non ti sforzare di far notare la tua presenza, piuttosto fa in modo che si noti la tua assenza”.
Ti sei sposata Gigi D’Alessio, rifatta le tette e cantato Muchacha Sexy sicura di aver seguito la citazione, ahimè ormai cutanea?
L’ultimo è una croce con scritto dentro Pio. Sì, perchè è dovota al Santo di Pietralcina e siccome perdeva sempre i santini nella lavatrice ha deciso di tatuarselo.
E io che perdo sempre gli scontrini del Carrefour cosa dovrei fare?

anna-tatangelo-su-chi-2-2

La prima a cantare è Chiara Galiazzo a cui hanno tolto il cognome in sovraimpressione.
Conti la presenta come una che ha vinto un talent e con 4 canzoni nella hitparade…(hitparade è veramente arcaico)

VOTO CANZONE: 5
LOOK: Abito giallo Titti, speriamo arrivi Silvestro a sbranarla

Ecco la prima presentatrice del Festival. La cara e dolce Emma, anche lei vincitrice di un talent.
Vestita da sposa e con dei tacchi vertiginosi diletta il pubblico con un siparietto sulla sua vittoria nel 2012. Lo share ha perso 40 punti in 20 secondi.
Qui sotto il suo abito.

bolscevismo

Griginani è il secondo in gara. Scusate ma a me non piace molto, ne approfitto per passare il Viakal sui rubinetti che signore mie non potete capire che disastro che ho in bagno!

VOTO CANZONE: 3
LOOK: Giacca, maglia nera e codino. Gli anni 90 ringraziano.

Arisa è la seconda presentatrice. Ha un vestito importantissimo. Rosso. Ma che le mette in risalto le tette penzule.
Non si capisce se abbia preso degli psicofarmaci, parla a vanvera e ahimè fa rimpiangere le Canalis, che anche lei era fuori come un balcone, ma almeno faceva ridere veramente.

Alex Britti mi sta simpatico, ma è un po’ il clone di se stesso. Cito una sua canzone: “Il tempo va passano le ore e finalmente faremo l’amore”. Ecco potevi stare a casa a ficcare.

VOTO CANZONE: 5+
LOOK: Non me lo ricordo, stavo controllando il caffè sul fuoco.

Conti prensenta sul palco la famiglia più numerosa d’Italia. 16 figli più mamma e papà.
E che papà!!! Un ciellino che non ha mai usato le precauzioni.
Secondo lui la provvidenza aiuta tutti i giorni a sfamare i suoi figli e a ingravidare sua moglie ci ha pensato lo spirito santo. Perchè solo Dio può mettere al mondo delle creature così belle.
Conti visibilmente imbarazzato e brusio in platea.
Non c’è nessuno in sala che si alza a urlare “Ci sono altri buchi dove infilarlo”
All’Ariston aleggia aria di Democrazia Cristiana e Sanremo è un ottimo veicolo per fare passi indietro.

Malika Ayane dovrebbe vincere ad occhi chiusi.
Direi perfetta a parte i capelli fritti.
VOTO CANZONE: 8
LOOK: Rosso di sera. Ricordati di non mangiare i grissini che ti s’impastano nell’apparecchio.

La terza presentatrice è una certa Rocio Munoz Morales. Io non voglio fare lo snob, ma chi cazzo è?
E siccome viene dalla Spagna inizia a citare proverbi iberici raggelando tutti nelle prime file.
Chi sono gli autori del Festival? Perchè dobbiamo pagare il canone? Non potevate chiamare 3 Youtubers a caso come valletti che facevate più bella figura e magari risparmiavate sui cachet.

Drin drin

“Figliolo stai guardando il Festival?”
“Certo mammina e tu?”
“Ma chi è Frocio Morales?”

Vabbè è ufficiale ritornano i democristiani!!!!

democrazia cristiana

Super ospite della serata Tiziano Ferro, che scusate mette in ombra tutti quelli che hanno cantato prima.
Grande ovazione e nessun democristiano che lancia sul palco foto di uomini nudi, visto che su i social ho letto “Bravo peccato che è…”
Capito dove stiamo finendo?
Entro sabato ritorneremo al medioevo. Le streghe verranno bruciate su pire di sacchetti di carta dell’Esselunga, gli eretici buttati nell’umido, le fedigraghe vendute al Lidl, i disabili abbandonati in doppia fila, gli zingari legati alle fibre ottiche e gli extracomunitari confinati al Mc Donald’s.
Un po’ di pubblicità…così abbiamo tempo di cercare il passaporto per espatriare.

Alle ore 22.18 la presentatrice Arisa dichiara “Scusate se sono un po’ impastata”.
Quale film ha citato?

1) Christiane F. Noi, ragazzi dello zoo di Berlino
2) Trainspotting
3) Paura e delirio a Las Vegas
4) Scarface
5) Moana e Cicciolina ai mondiali

I Dear Jack annoiano peggio delle conferenze sulla situazione femminile nell’Iraq degli anni 70. Meglio farsi un cicchetto che qui non si arriva a fine serata!

VOTO CANZONE: 5
LOOK: Ciuffi e magliette della salute sotto la camicia.

Alessandro Siani dopo il suo siparietto da avanspettacolo e insulti gratuiti al bambino sovrappeso in prima fila cita Pino Daniele.
E Mango?
E la figlia di Whitney Houston?
Perfavore non facciamo preferenze!

Lara Fabian, pseudonimo di Lara Crokaert (Etterbeek, 9 gennaio 1970), è una cantautrice e compositrice belga con cittadinanza italiana naturalizzata canadese. Io non ho capito niente di quello che ha cantato. Sembra uscita dal 1983 ed è pettinata come Farrah Fawcett.

VOTO CANZONE: 3
LOOK: Esco un attimo a prendere una baguette e mi fermo a cantare a Sanremo

Ma eccoli gli ospiti più attesi: Albano & Romina Power.
Scongelati da Putin e rimessi in sesto dall’Impresa Edile Gonella (esiste veramente cliccate QUI) sono più patetici dei politci.
Questi due si sono insultati per vent’anni e ora per 4 soldi fanno la reunion.
Romina dichiara “Che bello che per una settimana nessuno ascolta i tg e le brutte notizie, ma solo la bella musica italiana”
Ma stai zitta che il tuo abito di Laura Biagiotti è stato pagato con il sangue degli ucraini.
Albano dice battute imbarazzanti. Che modestia!
Che brutte persone che siamo!
Basta odio tutti!
Spero che sabato arrivi un metorite sulla Liguria così ci estinguiamo in 20 secondi e non devo neanche più sbattermi per vendere su Ebay la collezione vintage di accendini di mio padre.

Arriva Nek che dopo il duo esplosivo Albano & Romina è come affacciarsi al balcone di San Pietro appena finito l’Angelus del Papa. Non ti caga nessuno!
Nek pare sia diventato iper religioso durante un viaggio dello spirito.
Qui sotto un’intervista al sito Medjugorje.altervista.org

Nek è un ragazzo sensibile e dotato di grande fede, che, inutile girarci attorno, è stata ulteriormente aumentata dalle sue visite a Medjugorje.
In quel posto ci sono stato ben tre volte e le assicuro, senza con questo cadere nella sterile ed inutile retorica, che la mia fede prima era molto, ma molto più tiepida, poi si è riscaldata e mi sono infervorato. Del resto, a Medjugorje ho toccato con mano che cosa vuol dire, in un luogo tanto lontano,ma nello stesso tempo geograficamente accessibile, la fede in Dio, grazie all’opera della Madonna che, come instancabile mediatrice, opera autentiche grazie”.

Le piace la messa antica?
Dal punto di vista dell’’eleganza e del mistero, senza dubbio. Non la capisco come molti miei coetanei, ma ha una sua indubbia eleganza, valorizza l’’idea del mistero e del sacrificio.

Che cosa le piace della Chiesa attuale?
Vedo una Chiesa attiva, concreta, vicina alle esigenze di chi soffre. Ma vorrei, da giovane, anche una Chiesa maggiormente attenta ai problemi della comunicazione, che sappia pensare in grande e il fatto di aver oprato ultimamente per i social network le rende onore”.

VOTO CANZONE: 4
LOOK: Madonna parrucchiera ti prego fammi i capelli come Orietta Berti

Grazia di Michele e Platinette “Mauro Coruzzi” arrivano direttamente da Amici di Maria.
Avrei preferito quella pazza vegana di Anna Oxa, ma per ora non mi ha ancora chiamato nessuno per fare il direttore artistico.
Giuro che semmai dovesse succedere invito:

1) Solange

solange
2) Marina Castelnuovo la sosia di Liz Taylor

sosia liz taylor
3) Gabriele Sbattella L’uomo gatto di Sarabanda

uomo gatto
VOTO CANZONE: 5
LOOK: Eleganti raccomandati

Annalisa passa inosservata come una Panda alla reunion di auto d’epoca. Peccato mi è anche simpatica.

VOTO CANZONE: 6
LOOK: Due galletti vallespluga cuciti sulla giacca non ti rendono originale.

Nesly è il fratello di Fabry Fibra.
Ha dichiarato che non va mai in giro senza il suo nastro isolante. Infatti per essere moderno se lo avvolge sulle dita. Chi glielo dice che sembra abbia le unghie pestate?

VOTO CANZONE: 5
LOOK: Da colloquio in banca.

Le canzoni sono finite, dopo il tg, dopo altri siparietti comici, dopo altri ospiti stranieri, dopo monologhi inutili forse diranno la classifica provvisoria.
Voi avete voglia di aspettare?

Il Portinaio

Nel 1988 Alan Sorrenti arrivò ultimo al Festival.
Ultimamente ha dichiarato al giornale DiPiù (quello del parruccone Alessandro Mayer): “Il sesso? Per un periodo ne ero totalmente disinteressato, ero – al contrario – completamente rapito dalla roba di cui abusavo. Spiace dirlo, ma furono i tempi migliori: non a caso Figli delle stelle trae il suo splendido frutto concettuale dall’eroina.”
Non a caso fu arrestato per detenzione e spaccio.
Qui sotto l’ultima sua creazione, l’ennesima riedizione di Figli delle Stelle.

INVECCHIAMENTO PRECOCE A SANREMO 2015 – Seconda Serata (Vi giuro domani esco)

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Vi risparmio i commenti di mia madre su Sanremo perchè potrebbe essere denunciata per:

– razzismo
– oltraggio al pudore
– omofobia
– zoofilia

Ho deciso di dare una seconda chance al Festival, solo perchè ho saputo che Emma Marrone si è messa a piangere durante la conferenza stampa. E siccome sono un ragazzo, come dice mia madre, “sensitivo”, non posso rimanere indifferente alle lacrime di una ragazza bionda.
Questa sera ci sono anche le nuove proposte.
Quelle delle scorse edizioni sono scivolate in fretta nell’oblio.
C’è chi è finito a esibirsi solo alle fiere della salamella, chi ha un onesto lavoro come bigliettaio del cinema e chi si fa mantenere ancora dai genitori e continua a cantare.
Vi ricordate chi ha vinto nel 2008 nella sezione giovani? I Sonhora!
Mentre scrivo sta cantando tale Caligola, un rapper anni 90, giovane e inesperto.
Prima di lui si sono esibiti i KuTso che hanno dichiarato: “Le nostre esibizioni saranno un pugno in faccia al pubblico”.
Non voglio replicare perchè sennò potrei essere denunciato per:

– offesa alle religioni diverse dalla mia
– Schiamazzi notturni
– Diffamazione
– Guida in stato di ebrezza per colpa dei Ku Tso

Enrico Nigiotti è un altro scappato da Amici, che sbiascica in livornese parole senza senso.
Ma una brava e nostrana come la Pausini non la trovano più?
Vabbè vi dicevo dei Sonhora.
Dopo sette anni si sono fatti finalmente crescere la barba (QUI il loro sito)
Fra le loro News c’è scritto: Annullate tutte le attività dei Sonohra previste per agosto 2014.
Ma siete seri?

Drin drin

“Figlio mio c’è Biagio Antonacci a Sanremo! Non lo sapevo! Sono tutta eccitata!”
“Mamma non voglio sapere come ti stai stimolando”
“Guarda da quando tuo padre è andato in pensione io pensavo che ogni sera…”

Click!

Avete capito con chi ho a che fare?

Nel 2005 vinse fra le nuove proposte una tale Laura Bono, che abitava vicino a casa mia.
Io e il mio vicino siamo usciti pazzi perchè è un anno che non la vediamo più in giro.
Abbiamo tappezzato il quartiere con annunci di smarrimento “Cercasi Laura Bono, è carina e gentile, bionda e vispa. Risponde quando la chiamate per nome, ma potrebbe essere impaurita. Indossa un collare verde e viola, regalo che le avevamo fatto il Natale scorso. E’ sterilizzata e va pazza per le scatolette tonno e riso”.

Finalmente inizia la gara dei campioni.
La prima è Nina Zilli.
Ma non erano i Big a cantare? 😛
Io la trovo spocchiosa e basta.
Però meglio andarci piano con i commenti perchè ieri Malika Ayane ha dichiarato che i giudizi sui Social sono aria fritta e ricordano un po’ le minchiate che si dicevano al liceo.
Ovvero non puoi darmi della cessa dopo che ho lavorato per due anni su me stessa.
Ha ragione. Cercherò di fare critiche costruttive.

VOTO CANZONE: 4+
LOOK: Abiti di Vivienne Westwood. Ammazza sei hai speso!!!!

Scusami Malika ma io non ce la faccio ad essere costruttivo, non ora che canta Masini! Non ora che ho visto questa intervista!

VOTO CANZONE: 3
LOOK: Tutto in cotone nero tranne i capelli sintetici.

Le vallette quest’anno sono inutili come la Card Ikea Family che serve solo per bere il caffè gratis.
Anna Tatangelo per anni si è fatta scrivere i testi da Gigi D’alessio per poi passare a Kekko dei Modà.
Com’era il proverbio? Dalla padella alla brace!
Questo è il ritornello della sua canzone: “Libera come una nuvola nel cielo che si dondola”
Anna, la prossima volta chiama i Regurgitator che secondo me ti danno una bella rispolverata alla carriera. Presentati mezza cionca sul palco, tagliati un capezzolo e rutta l’Ave Maria, vedrai che farai scintille!

VOTO CANZONE: 1
LOOK: Riappaiono le sopracciglia e questo basta per promuoverla.

Uno dei primi ospiti della serata è Joe Bastianich di Master Chef. E con la sua simpatia lo share cala di 50 punti!

Raf piace tanto a mia madre. E’ tornato al Festival dopo 24 anni.
In effetti è un po’ invecchiato.
Pelato, magro, pallido e con la faccia scavata.
A proposito quando ricomincia Walking Dead?

VOTO CANZONE: 4+
LOOK: Giacca elegante borchiata che si usava 24 anni fa

Sta arrivando Biagio Antonacci e a mia madre è tornata signorina! :-)
Qui sotto una foto! 😛

Carrie sguardo di satana
Quest’uomo ha il potere di riattivare le tube delle donne in menopausa. Come fa?
Scoperto l’arcano: dentro la testa di Biagio alberga un potente alieno che stimola l’apparato femminile e offusca la mente  di tutti facendo percepire le sue canzoni come perle rare della musica italiana.

alieno nella testa
Non poteva mancare in prima fila la nostra Alba Nazionale, che quest’anno non ha ancora mostrato gambe, scollature e mutande in diretta.
Però anche lei ha subito i poteri di Biagio Antonacci.
Dopo la sua esibizione si è cosparsa di pesto siciliano in preda a orgasmi uterini.
Hanno dovuto allontanarla con un teaser elettrico.
Però il Pronto Soccorso di Ventimiglia mi ha assicurato che ora sta meglio e che la stanno lavando con una canna nel parcheggio dell’ospedale.

alba parietti costume da bagno
Mentre Carlo Conti tedia Charlize Theron con domande banali io posso cercare altre info su qualche cantante caduto in disgrazia.
Nel 1992 e 93 tale Bracco di Graci partecipò al Festival con scarso successo.
Dopo aver tentato di campare con la musica decise di tornare a fare l’operaio. E per questo tanto di cappello.
Ma non contento ci ha riprovato vent’anni dopo scrivendo una canzone per il Popolo Viola e un inedito per il grande pubblico dal titolo “C’è bisogno di riscrivere la vita”.
Regia agevoli il video.

Spero non l’abbiano licenziato!

Finalmente un tributo a Mango, ma solo con un balletto improvvisato di due minuti.
Vi faceva schifo far cantare alle due presentatrici una sua canzone? Avete preferito farle interpretare “Il Carrozzone” di Renato Zero, che quello a Sanremo è andato solo quando era vecchio e grasso! Ecco l’ho detto!

Mentre facevo la differenziata, ha cantato il trio di tenori il Volo, in quota alla Clerici. Praticamente sono come Bocelli, ma ci vedono.

VOTO CANZONE: N.C.
LOOK: Stavo bestemmiando sul balcone perchè mi si è rotto il sacchetto dell’umido ed è uscito tutto un liquame di morto vivente.

Irene Grandi è la mia cantante preferita.
Non posso giudicarla.
Passiamo al prossimo, Lorenzo Fragola vincitore di X Factor, il programma che va in onda su Sky, la televisione a pagamento, quella che ha mio cugino che poi non paga le rate dell’auto.

VOTO CANZONE: 5 per incoraggiamento
LOOK: Manichino dell’Oviesse

Altro ospite della serata il comico Angelo Pintus.
Allora o sono diventato un sociopatico o veramente sto invecchiando. Chi è Pintus?
Forse dovrei rivedere la mia giornata tipo.
Mi alzo, vado al lavoro (quando c’è) poi pranzo con i colleghi, ritorno al lavoro, finalmente a casa, prima però mi fermo al supermercatino a comprare il latte, i biscotti e il vino.
Mi ubriaco e poi vomito perchè metanolo, Gocciole e lattosio non stanno bene insieme.
Mi riprendo verso l’una di notte e in tv c’è solo Malattie Imbarazzanti, quindi nel caso sto Pintus fosse apparso alle 22.30 su qualche canale, beh mi spiace, ero in coma etilico.

Detto questo non fa ridere e io sto diventando malmostoso peggio di Paolo Villaggio.
Quest’anno il Festival ha il potere di farti invecchiare di 20 anni. Io ho già la cervicale, l’ostioporosi, la prostata gonfia e questa insana voglia di ammirare cantieri.

Bicio Mandelli sono una brutta copia di Cochi e Renato. Magari per prendere loro hanno scartato la povera Anna Oxa, che si starà strafocando di ceci per fare una super petofiamma davanti all’Ariston e far morire tutti quanti.

VOTO CANZONE: 2
LOOK: Sabato al circo

Pino Donaggio ritira un premio a caso e anticipa l’ingresso di Bianca Atzei, che è un po’ il clone di Nina Zilli, ma meno cavallona della maremma.
Mia mamma quando legge il cognome di Bianca va in apnea perchè è una confusione di consonanti e vocali.

VOTO CANZONE: 4
LOOK: Abito in pane carasau offerto all’orchestra dopo la performance con del formaggio di pecora

Moreno è la quota giovane insieme ai Dear jack.
Io non conosco neanche una sua canzone e lungi da me ascoltare questa. Nel frattempo vi giro un video che mi ha mandato la mia amica giapponese.

“Gabry chan carino”
“Chi io?”
“No il cane!”

VOTO CANZONE: 4
LOOK: Elegante perchè me l’ha detto la mamma
VOTO VIDEO CHE MI MANDANDO SU FACEBOOK: 3

Concita Wurst, la cantante con la barba che mia madre pensa sia una sua lontanta parente, chiude il Festival, giusto a mezzanotte perchè i democristiani sono già tutti a letto

Il Portinaio

MADONNA DA FAZIO (Che tempo che fa)

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Dai ci provo.
Voglio vedere se le mie conoscenze da Portinaio mi porteranno da Madonna, anche se devo ancora trasportare la cucina e tutto il villaggio dei Puffi nella casa nuova.
Ho chiamato una mia amica che lavora in Rai, che ha un’altra amica che lavora in Rai che conosce una che lavora a Che tempo che fa, la trasmissione di Fazio.

“Senza impegno. Tanto sono occupato con il trasloco. Poi come dice mia mamma – la guardi in televisione che la vedi meglio”
“Vediamo di fare il miracolo”

Sabato scorso alle ore 14 il miracolo è avvenuto veramente.

“Ciao sono una delle responsabili del programma, ti ho trovato un buco in piccionaia per vedere Madonna, sei contento?”
“Aspetta che appoggio per terra gli scatoloni con i costumi di Carnevale di quando ero bambino”
“Dicevo che ti ho trovato un posto a Che tempo che fa”
“Un attimo che sta arrivando l’architetto a segarmi la cucina”
“Cosa?? Il tuo architetto si masturba sulla tua cucina?”

Sono un ragazzo fortunato. Chi l’avrebbe mai detto che una sconosciuta, con lo stesso nome di mia madre, avrebbe esaudito un mio desiderio.

“Ricorda miracolato. Non devi indossare niente di viola, nessua marca in vista e nemmeno una T-Shirt con scritte”

Io questa cosa del viola non la capisco.
Da uno come Fazio professionista di sinistra radical chic e colto non mi aspetto che sia un credulone.
Secondo me più che scaramanzia sembra una dimostrazione di potere.
Più sono artisti più sono superstiziosi!
Una mia ex collega era la nipote di una nota maga dei Vip, che si è fatta soldi a palate leggendo carte e dando numeri per giocare al lotto. Adesso credo sia indagata per qualche truffa ai danni dello stato.
La mia amica voleva andare a lavorare con la zia e fare la centralinista cartomante sexy, poi quando ha scoperto che non venivano pagati i contributi ha cambiato idea.
L’ultima che ha fatto una figura da cioccolataia è stata la D’Avena, che invece di ammettere di essere superstiziosa ha preferito glissare con questo annuncio, dopo la gaffe in diretta dove diceva che i gatti neri portano sfiga.

Per entrare in una trasmissione devi essere invitato o telefonare a non so chi per essere messo in lista, oppure essere pagato poco e prenseziare ad alcuni programmi noiosi che non ci andrebbe neanche un sordomuto.
L’attesa per vedere Madonna è lunga.

“Scusa sei qui per Che tempo che fa?”
“No! Per Ok il Prezzo è giusto!”

Il mestiere dello spettatore è frustrante.
Gli addeti ai lavori ti trattano con quell’aria da sufficienza, persino le guardarobiere sono spocchiose e antipatiche.

“Non puoi portare niente dentro. Neanche lo zainetto”
“Scusa non lo sapevo”
“Beh adesso lo sai!”

Allora muori in mezzo ai cappotti di acrilico brutta faccendiera da due soldi! Spero che Madonna inciampi e ti voli addosso rompendoti quattro costole.

Ma la strada per arrivare allo studio è ancora lunga e tortuosa, non è bastata un’ora di coda, devo aspettare che qualcuno mi indichi dove sedermi.
Perchè se sei ospite Rai devi andare in piccionaia, se sei ospite Endomol puoi sederti sulle poltrone, se sei giornalista stai in prima fila, se sei la Parietti in terza.
Ebbene sì, c’era anche la nostra Alba nazionale, che quella è come l’erba infestante. La trovi ovunque.
Sicuramente vorrà scoprire il segreto di giovinezza di Nostra Signora Ciccone.
E’ bello quando sei in questi posti notare come ci siano un sacco di persone che non fanno una beata ceppa.
Stanno lì, in piedi, appoggiati al muro e ti guardano come se fossi un plebeo.
Non è la mia prima volta da Fazio.
Fui già trascinato da un mio amico amante di queste cose e ricordo questa poverella che girava tra il pubblico con delle  magliette e lo scotch di carta per coprire scritte sulle maglie e uccidere quelli in abiti viola.
L’assistente di produzione, una signorina molto carina, tutta ricciolina ci ringrazia al microfono e chiede cortesemente di non fare fotografie, perchè potremmo far saltare l’intera performance di Madonna e far cadere un satellite sull’Antartide.
Il secondo personaggio che parla al microfono è un pacato ragazzo che è entusiasta dell’arrivo di Madonna e sprona tutti ad applaudire come allo stadio, perchè dobbiamo far sentire il nostro amore italiano, poi sempre gentilmente sottolinea di non fare foto perchè potrebbe succedere un cataclisma, ovvero l’apparizione improvvisa di Barbara D’Urso al posto di Fazio.
L’ultimo invece è il cattivone di turno. Credo il direttore di produzione. Le sue sono minacce.

“Ricordatevi che per voi oggi è l’8 marzo. Stiamo facendo un salto temporale. Perchè questa è una registrazione. Quindi non deve uscire nessuna informazione da qui perchè la trasmissione sarà montata come se fosse in diretta. Il primo che verrà beccato fotografare l’ospite di oggi verrà allontanato dai nostri agenti infiltrati tra voi. Prima di essere cacciati sarete obbligati a cancellare la foto davanti ai nostri occhi e vi perderete lo spettacolo. Se invece in settimana becchiamo su qualche social network delle foto di Madonna verrete querelati dalla Rai e portati in giudizio alla corte suprema Europea e condannati per crimini contro l’umanità”

Siamo venuti aggratis, abbiamo perso tempo, ci siamo spaventati alla vista della Parietti, non ci avete offerto neanche un bicchiere di acqua e in più dobbiamo sentirci intimoriti?
Ti va bene che il mio cellulare non funziona sennò sarei sceso durante la performance a fotografare Madonna sotto le gonna.

Finalmente arriva Fazio, che ci richiede per la centesima volta di battere le mani come le foche al circo. Manco fossimo autistici.
Bene. Siamo pronti.
Ancora un po’ di attesa.
Si spengono le luci.
Ecco a voi la donna che ha venduto più dischi nel mondo, bella e d -annata: Madonna!!!!

madonna da fazio

Sei andata mezza nuda in tutto il mondo e da noi ti presenti vestita da becchina?
Che ci fai con quel cappottone pensantissimo e lo strascico lungo? E mettiti un bel tailleur comodo e la scarpa mezzo tacco.
Niente, preferisce stare lì in piedi su un trespolo a cantare Devil Pray.
A un certo punto scende e io temo il peggio. Ma fila tutto liscio.
Applausi e…si rifà tutto da capo.
Ma come? Io devo finire di fare il trasloco, ho lasciato il merluzzo a scongelare e mi scappa anche un po’ di pipì.
Ripetiamo.
Ecco a voi la donna che ha venduto più dischi al mondo, domani esce il suo nuovo album che s’intitola Rebel Heart, il primo che osa dire che è vecchia verrà usato come carne macinata per fare gli hamburger.
Madonna ha l’aria un po’ stranita.
Anzi diciamo la verità, ogni volta che viene in Italia assomiglia a una che va a trovare la zia vecchia e rompicoglioni.
Finita la performance viene circondata da truccatori, parrucchieri, assistenti che le tengono il vestito. C’è persino uno che apre il suo giubbotto per non mostrare alla Parietti il segreto della sua bellezza.
Che scocciamento.
Madonna canta un’altra canzone. Questa volta è Ghosttown.
Si siede di fianco al pianoforte con una coscia di fuori poi si alza e piano piano cammina verso il pubblico. Inciampa un pochino in quella cazzo di pelandrana nera, finisce la performance e…ripetere!
No vabbè! E’ un supplizio.
Ma prima un bel mazzo di mimose visto che è la festa della donna.
La Ciccone tiene i fiori in mano come se fossero tacchini sgozzati. E’ quasi schifata. Poi si acccorge che il vestito si sta macchiando di polverina gialla, tira un “Cristo e una Madonna” e ritorna a cantare.
Mi sa che questa parte non la metteranno nel montaggio. Ero imbarazzato per lei.
Potevano anche regalarle un calendarietto da tavolo di Frate Indovino e magari delle rotelle di liquirizia da mangiare quando ha la pressione sotto i piedi.

E’ magnetica Madonna, nonostante la lista di difetti che tutti le affibbiano.
E’ una nana bagonga, ma ha la forza di un giocatore dell’NBA.
Se fossi volato io al suo posto la sera dei Brit Awards sarei ancora all’Ospedale Fatebenefratelli in coma farmacologico per via delle mille fratture.
Al suo cospetto Lady Gaga è una bidella, Beyoncè la cameriera dei piani di un hotel e Katy Perry una catechista sciatta.
Lei ha tutto e noi niente, per questo dobbiamo toglierle qualcosa.
Fazio inizia l’ intervista con la sua proverbiale comicità. Fa finta di togliersi la cravatta per via dell’eccitamento. Lei sparisce nel divanetto sommersa da quel paltò, così le tocca sedersi sul bracciolo come un pappagallino.

“Sono molto comoda seduta così”

Madonna non ti crede nessuno, però visto che ti pagano profumatamente, puoi anche soffrire per una mezz’oretta.
Le sue risposte sono secche e da manuale della piccola diva d’oltreoceano.
Non che le domande siano interessanti e curiose.
Si parla del titolo del suo disco Rebel Heart.
E ovviamente la risposta è: “Sono un’artista anticonformista, ma che pensa all’amore”.
Si parla delle droghe.
E ovviamente la risposta è: “Sono un’artista anticonformista, ma le droghe non sono la strada giusta”.
Per la pace nel mondo quanto dobbiamo aspettare?
Sotto il tappeto dark che indossa porta messaggi di tolleranza e di libertà d’opinione. Sottolinea come il maschio etero si senta ancora superiore alla femmina del 2000.
Ricorda la tragedia di Charlie Hebdo, sbevacchia un po’ di vino che le viene offerto da Fazio, ma prima di prendere il calice preferisce vedere la marca della bottiglia. Claro che sì, siamo in Italia, magari per risparmiare hanno comprato un Tavernello.
Durante le pause la sua assitente, che assomiglia a Marylin Manson, le mette a posto la piega dei capelli, le spazzola la forfora e la polvere di mimosa dalle spalline.
Finalmente si scioglie un po’.
Madonna osa rivolgere la parola al pubblico.
Domanda se sta andando bene, quali canzoni ci piacciono del suo album e manda bacetti volanti e thank you con i suoi occhioni da cerbiatta photoshoppata. Sembra quasi una mortale.
Se fossi cattivo la paragonerei alla Sandra Mondaini degli anni 70, che si faceva prendere in braccio dai ballerini, visto che ormai non era più capace di muovere un passo.
Mia cugina ha la stessa sindrome di Madonna: fisico statuario, seno sodo, faccia spianata nonostante gli anni giusti per frequentare l’università della terza età.
Ogni volta che giro con lei sento su di noi commenti di ogni tipo, ma se a me danno del figo perchè sto con la cougar, lei quando va bene viene considerata una vecchia estrosa passeggiatrice.
Viviamo ancora in un mondo così.
Per questo credo che Madonna difficilmente possa far passare un qualsivoglia messaggio se continuerà a credere che un bel paio di tette possano funzionare per sottolineare un problema, e a preoccuparsi troppo dell’età, nascondendo i segni del tempo sotto guantini di Chanel.

Madonna interview

Ma forse questo accanimento nei confronti dei segni del tempo è solo una forma di autodifesa: sembra in corso una feroce battaglia contro le dive di mezza età.
Diamo allora il via ad una nuova ondata di intolleranza anche verso i vecchietti.
Harrison Ford è caduto con l’aereo. Sei un vegliardo! Dovresti andare in giro con il trepiedi!
Sandro Mayer esce con un siamese in testa.  Comprati un gatto vero e stai a casa a mangiare la pastina!
Vasco Rossi si presenta ai concerti con addosso la tuta dell’ Adidas, ma è solo un trucco per nascondere il patello per le piccole perdite.

Fazio a un certo punto fa a Madonna una domanda contorta. La paragona a certi pittori d’avanguardia e sottolinea come i suoi scandali siano intellettuali. Dove il suo corpo esibito porta lo spettatore sempre un pochino più avanti.
Lei che è distratta e ormai un po’ ubriaca per i brindisini non capisce.
Ma chi gli ha scritto le domande?
Io vorrei sapere perchè si fa le mani da Deborah Unghie finte a domicilio

madonna nails

Se è vero che quest’anno non è stata invitata alla festa di capodanno di Valentino perchè l’anno scorso aveva portato i suoi figli che avevano fatto un casino peggio dei tifosi del Rotterdam.
Se sente ancora i suoi parenti abruzzesi o gli fa mandare giusto dei biglietti di Natale dalla sua segretaria.
In più se è vero, come sembra affermare il Corriere della Sera, che riporta i suoi guadagni in Lire, che si è schierata con il fronte “No Euro”.

madonna fazio

Il resto dell’intervista sono commenti sui quadri che lei possiede e sul modo di scrivere le canzoni.
Ma Fazio incalza, lei lo zittisce con “Sto parlando io” e  lui per ruffianarsela al meglio sostiene la tesi del “Fai bene a fare quello che vuoi”.
Hai ragione Fazio. L’onestà è la miglior politica, come scriveva Miguel de Cervantes.
Quindi anche io ho fatto quello che volevo. Ho indossato mutande viola! Tiè!

Il Portinaio
madonna che tempo che fa

You’re all that I can trust
Facing the darkest days
Everyone ran away
But we’re gonna stay here, we’re gonna stay here (Ghosttown Madonna)

 

 

 

 

BERLUSCONI IL MUSICAL

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E’ ufficiale.

Qui il sito.
Ora dobbiamo aspettarci il gioco di ruolo con Salvini che combatte contro orde di extracomunitari, l’applicazione con la Santanchè che ti dice quando hai le mestruazioni, le marionette a forma di Renzi e Beppe Grillo, lo shampo per avere i capelli come Maria Eena Boschi, il ddt per le mosche e gli zingari della Meloni.
Meno male che c’è una che lavora in Italia:

michela-brambilla-nutrie-maratya
sua la proposta di legge per sbattere in galera chi mangia i conigli.
La Brambilla è quella a destra (ovviamente!!!).
Il Portinaio

berlusconi il musical

COME FARSI ADOTTARE DA GIANNI MORANDI

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Il mio bisnonno è stato uno dei primi in Italia ad essere iscritto al partito comunista. Nella famiglia di mia madre erano tutti comunisti. Poi ricordo che sul letto di morte, giusto prima di spirare, farneticava sulla politica e urlava “Non votate il Pc”.
Così i miei parenti sono diventati democristiani, poi berlusconiani e ora credo oscillino fra Renzi e un nazista dell’Illinois.
Ma il bisnonno soffriva di arteriosclerosi galoppante e quindi ne sparava di cazzate.
Il problema è che la nostra classe politica le spara anche senza avere una demenza senile diagnosticata.
Mia mamma in questi giorni è uscita pazza. Qualcuno ha osato offendere Gianni Morandi.

gianni morandi salvini
Scene teatrali a tavola, tipo in lacrime davanti ai broccoli.

“Hai visto com’è buono?”
“Beh a me non fanno impazzire i broccoli lessati”
“Sto parlando di Gianni Morandi!”
“Più del Papa?”
“Gianni viene prima del Papa”
“Ho letto sul giornale che nella nostra città vogliono mettere 500 extracomunitari nella caserma”
“Dio che paura! Porteranno malattie e ruberanno in casa”
“Sei bipolare!”
“No! Sono solo un po’ cicciottella”
“0_0″

Funziona proprio così. Il cattivo spaventa l’intera popolazione, punta il dito su una minoranza, crea il problema, prende consensi e punta al potere.
Il buono invece offre un momento di riflessione e viene massacrato dall’opinione pubblica.
La differenza fra Gianni  Morandi e Salvini è che il primo si veste bene, canta meglio, non prende soldi pubblici, non si è mai spogliato nudo su giornaletti da parrucchiera, ha più fiato e fa innamorare ancora le italiane. Il secondo invece indossa felpe opinabili e twetta sempre le stesse cose.
Sul comodino di mia madre c’è una foto mia e di Gianni Morandi.
Sotto il comodino c’è il libro di Gianni Morandi con l’autografo.
In cucina c’è la foto della presentatrice Avon morta e di Gianni Morandi.
In salotto ci sono giornali con in copertina Gianni Morandi.
Gianni Morandi è il mio padre putativo. Me lo deve.
Quindi come risolvere questa diatriba del “Portateli a casa tu i clandestini che hai i soldi?”.
Non disperare Gianni ho io la soluzione.
Prima cosa: Fallo!
Però non da solo. Visto che hai tante stanze invita anche me e mia madre, che quella è bravissima a fare le lasagne e il ragù.
Mettiti una cintura di castità perchè sicuramente ci proverà come una milf allupata, chiama tutti i giornalisti, creiamo un caso e scriviamo un bel diario della settimana.
L’idea è di portare a casa tua due o tre clandestini, dimostrare al signor leghista che non sono terroristi imbottiti di tritolo, magari spararci qualche selfie e due tweet con l’hastag #morandifropresident #salvinihairottocoglioni e poi metter su un coro di Siriani.

Gianni Morandi facebook
Spiegagli anche a Salvini che gli zingari nati in Italia sono cittadini italiani, che se vuole asfaltare i campi rom con le ruspe poi peggiorerà la situazione. Sono i comuni e lo Stato che hanno creato quei lagher, quindi invece di andare in televisione e disegnare cartelli pubblicitari su facebook faccia la sua parte. Siamo noi che paghiamo le tasse ed è quindi lo Stato che si deve occupare di queste cose e non sparare sentenze monitorando internet che è cosa che fanno solo le starlette di quarto ordine.
Gianni alla gente piace prendersela con il diverso. A me gli extracominitari non hanno mai tolto il lavoro, nemmeno rubato in casa. Piuttosto mi hanno pulito i vetri, curato il bisnonno ammalato e lavato i piatti al ristorante.
Rispondi alla richesta di Salvini. Vengo io a darti una mano, magari giriamo anche un video e poi andiamo tutti a palazzo Chigi a cantare “Uno su mille ce la fa”.
Però caro Gianni, devo dirtelo: il mio piano ha un secondo fine.
Mia madre è disposta a tutto per sposarti. Potresti diventare poligamo? Così poi mi adotti e posso cambiare cognome.
Potremmo convivere tutti insieme. Io mi occuperei dei tuoi gerani e del look, mia madre pulirebbe tutta la casa (pensa che è talmente esaurita che si è comprata un prodotto specifico per le fughe, le tapparelle e le ringhiere del balcone) ovviamente lo farebbe a ritmo di “Banane e Lampone”.
Se dopo una settimana ci trovate invadenti puoi sempre cacciarci come vorrebbero fare i leghisti.

gianni morandi lettera
Cosa probabile, quando l’accompagnavo ai tuoi concerti, mi faceva vergognare. E’ una che urla come una aquila, canta come un’ossessa e porta ogni tanto dei reggiseni in borsa.  Perchè te li vorrebbe lanciare.
Ma siccome ha un “davanzale” generoso dice che alla fine le dispiace buttarli sul palco perchè costano troppo ed è un po’ volgare.
Quando facevi le turnè in teatro, io e mio padre siamo entrati una volta a vedere di nascosto…non te…ma mia madre.
E sai dov’era?
Sotto il palco ad adorare il tuo orlo dei pantaloni, ma solo perchè è bassa e credimi avrebbe voluto farlo alla cerniera.
Quando ci ha visto ha spinto per terra papà, che è caduto (visto che cammina con il bastone) ed è stato calpestato dalle altre tue accanite fans. Ha riportato contusioni di vario genere e un livido sul culo.
E’ riuscita ad entrare persino nel tuo camerino, spacciandosi per una disabile, il che non le fa onore, ma è andata avanti una settimana a far finta di essere zoppa! 😛
Ora devi liberarmi di questo fardello. O la porti a cena o le regali la tua bambola, vedi tu.

Gianni Morandi toy

Non credere a Renzi che ti ha chiamato solo per farsi pubblicità.
E a chi ti da del buonista ruttagli in faccia “In Ginocchio da te”.
Noi dobbiamo essere educati, ma solo chi è illuminato sceglie un bravo maestro. Gli altri preferiscono dare la colpa a quelli che non conoscono.

“Vedi che Gianni Morandi è buono?”
“Ti sbagli mamma, Gianni è intelligente”

Tutto qui.

Il Portinaio

Poi però questa cosa che hai fatto a Bocelli me la devi spiegare! 😛


L’ITALIA E’ LIBERA

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Poi tuo nonno mi sposò per procura perchè non sapeva se sarebbe tornato dalla guerra.
Me lo ricordo quando finì la guerra, era come se mi fossi sposata un’altra volta.
Così mia nonna mi raccontava prima di dormire, al posto della ninna nanna “Bella ciao”. E a me faceva paura quella canzone, perchè era triste.
Forse lei aveva paura di dimenticare.

Il Portinaio

Processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), Albert Kesselring, comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte.
La condanna fu commutata nel carcere a vita.
Ma già nel 1952, in considerazione delle sue “gravissime” condizioni di salute, egli fu messo in libertà.
Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri 8 anni fu attivo sostenitore.
Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l’impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che – anzi – gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli…un monumento.
A tale affermazione rispose Piero Calamandrei, con una famosa epigrafe (recante la data del 4.12.1952, ottavo anniversario del sacrificio di Duccio Galimberti), dettata per una lapide “ad ignominia”, collocata nell’atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura protesta per l’avvenuta scarcerazione del criminale nazista. L’epigrafe afferma:

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

(via Partigiano.net)

PRAY FOR NEPAL

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Per sostenere la Croce Rossa Italiana in Nepal

Donazioni mediante bonifico su conto corrente Bancario

Codice IBAN: IT19 P010 0503 3820 0000 0200 208
Intestato a: ” Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12 – 00187 Roma”

Banca Nazionale del Lavoro Filiale di Roma Bissolati
Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma
Indicare la causale “Emergenza terremoto Nepal 2015”(Per donazioni dall’estero codice BIC/SWIFT: BNL II TRR)

Donazioni mediante conto corrente postale

Conto corrente postale n. 300004.Intestato a: ” Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma” Indicare la causale “Emergenza terremoto Nepal 2015

Donazioni online

Sul sito www.cri.it o cliccando QUI

Oppure donare un Euro tramite cellulare sul sito dell’UNICEF QUI

Line, il whatsapp giapponese, ha creato degli stickers a pagamento per finanziare gli aiuti umanitari della Croce Rossa giapponese. (Basta scaricare l’applicazione)

Il Portinaio

EXPO 2015 (Opening con il botto)

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“Ciao sono Petunia non è che mi accompagneresti a prendere il biglietto dell’Expo?”
“Non posso cara amica devo andare in un centro Tim perchè si è fulminato il cellulare”
“Se vieni ti regalo il mio”
“Stai scherzando vero?”
“No! Mio nonno è un fanatico della tecnologia e ogni volta che esce un modello nuovo di Samsung deve averlo. E’ un ossessivo compulsivo”
“E dei cellulari vecchi cosa se ne fa?”
“Li butta!”
“Quindi mi regaleresti il Samsung S5?”
“No il 4!”
“Mmmm…ci posso pensare?”

Splende il sole sulla seconda giornata di Expo. Ieri non ho tanto seguito la diretta perchè avevo (ancora) da fare qualche lavoretto in casa per il trasloco.
La mia super collezione di pupazzetti giapponesi è stata ripristinata con 4 feriti sul campo.
Qui sotto uno dei più gravi:

inuyasha gashapon

E’ stato un lutto per me. Che me ne frega dell’inaugurazione dell’Expo!
Ho visto solo qualche titolo del Tg4 che sembrava più una riunione condominiale di vecchie fasciste che una cronaca dei fatti accaduti ieri. Bisognerebbe abolirla certa informazione. Il conduttore sembra Gino Bramieri e gli inviati hanno lo stesso pensiero delle sorelle di mio nonno.

“Figlio mio non uscire hai visto cosa sta succedendo in centro a Milano?”
“Mamma è morto Inuyasha”
“Oh mio Dio!!! E’ un tuo amico giapponese?”
“Sì…gli hanno amputato i piedi”
“Chi???? Devo dirlo a tuo padre aspetta…”

Che boccalona!
Ahimè la lotta si fa con l’informazione è ieri è stata l’apoteosi del disastro.
E’ giusto capire e non confondere. Chi ha delle ragioni contro Expo non è certo un coglione che va ad imbrattare le vetrine di Manpower e spaccare bancomat.
La cosa che mi ha rattristato è stato vedere l’inquadratura dei padiglioni dall’elicottero e riconoscere solo il logo di Mc Donald’s.
Mi hanno commosso invece gli operai che hanno sostituito i loro colleghi per finire il padiglione del Nepal perchè dovevano tornare dai famigliari vittime del terremoto.  Mi fa rabbia che il mio amico che lavora in uno stand e non ha ancora trovato casa si ammazzi di fatica perchè non ha voglia di rientrare a dormire in hotel e sa già che fra sei mesi sarà di nuovo in mezzo alla strada.
Il claim è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”
Fra i partners ufficiali ci sono Ferrero (che abusa di olio di palma) Eni (con i suoi disastri ambientali nel delta del Niger) e Coca Cola, nota per essere salutare e creare rutti da record. (Speravo nella cedrata Tassoni, sarebbe stata un deterrente per le zanzare)
Non so cosa ci sia all’interno dei padiglioni, non sono uno che boicotterà l’evento. Bisogna entrare per capire e poi riportare.
QUI trovate 14 pagine molto approfondite sul perchè alcuni marchi non dovrebbero essere prensenti.

no expo
Hanno lasciato tutto alle multinazionali perchè la nuova guerra in questo periodo di crisi è fatta tra ricchi e poveri.
Costa 115 Euro il biglietto Open per 6 mesi. Ci puoi andare tutti i giorni. 39 quello per un solo ingresso. 20 se accompagni un disabile. Poi almeno altre 40 tipologie, tra le più curiose:

1) 1 GIORNO – BAMBINO 4-13 anni solo in abbinamento (Nel senso che deve stare bene con i colori della borsa della mamma)
2) 1 GIORNO – BAMBINO AGGIUNTIVO ( family pack) SERALE (Sembra una traduzione di google translate)

A questo punto suggerisco:

1) 1 GIORNO  – EIACULATORI PRECOCI (Entri, esclami che bello e poi esci)
2) 1 GIORNO – BORGHESI DEL CENTRO (Andiamo a vedere questa poverata in periferia)

Ho fatto una coda di due ore, ascoltando solo lamentele.
Quella davanti a me, vecchia ricca della Milano bene ha rotto letteralmente i coglioni a tutti.
Speravo in un cecchino, ma ho dovuto sorbirmela.

 

“Allora sono venuta ieri e mi hanno detto che le casse erano in tilt. Ma dico si possono aprire solo tre casse? Avevano detto che ne avrebbero messe altre sette e invece lo fanno solo per intortarci e poi non possono lasciarci qui come bestie. Le bestie sono quelle di ieri che hanno distrutto Milano e poi – scusi Signorina non è che sta facendo la furba? Si deve mettere in fila, perchè dobbiamo sempre farci riconoscere noi italiani , ma io sono qui da due ore e rispetto le regole – poi una volta con una mia amica – sottolineo meridionale – eravamo in coda per andare a vedere Moliere in bicicletta e non so come è riuscita a passare avanti e mi ha detto – corri corri non ti preoccupare – io queste cose non le faccio, mi vergogno però non è possibile che la biglietteria on line non funzioni”

Nel frattempo sanguinavo da naso e speravo che il Signore guardasse giù per prendersela in Paradiso, ma una così logorroica dove la puoi ubicare nel regno dei cieli?

“Tu sei in coda per il biglietto normale o il Season Ticket?”
“Io? No sto solo accompagnando il mio amico
“Te lo dico subito se vuoi comprare i biglietti giornalieri devi fare l’altra coda, qui non c’è nessuno che ti spiega niente, sono organizzati con il culo – scusa il francesismo – nemmeno un transenna, cosa gli costa metterla? Se vuoi andare dopo le sette di sera il biglietto costa 5 Euro, ma non ne vale la pena. Ieri hai visto l’inaugurazione? C’erano tutti quei magna magna dei politici e anche la ballerina, quella che hanno sfrattato da casa”
“La Fracci! Che pagava un affitto di favore al Pio Alberto Trivulzio poi finito nello scandalo Affittopoli”
“Si quella…comunque è uno scandalo”
“E’ vero…non si può pagare quella cifra per un appartamento in pieno centro”
“No! Avere tre casse per tutta questa fila”

L’Expo ha aperto i suoi battenti. Secondo Renzi il nostro domani è iniziato ieri, ma lui oggi non era in coda con me!

Il Portinaio

Per dire Sì clicca QUI per dire NO QUA

no expo

TIZIANO FERRO LO STADIO (Cronaca influenzata di un concerto)

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Ha speso. Possiamo dirlo.
Il concerto di Tiziano Ferro è un tripudio di videowall (in italiano schermi giganti) + una passarella che entra in mezzo al pubblico.
Ma la mia prima milanese di TizianoFerroLostadio è stata un disastro.
Venerdì avevo la finale del torneo di pallavolo di Gallarate (cittadina nel varesotto) che ho vinto sputando sangue e sudore, ma soprattutto perché al terzo set su 20 a 23 uno dell’altra squadra è caduto facendosi uscire la spalla. Non avevano cambi e quindi vinta a tavolino. Poi è arrivato il temporale, aria fredda, doccia fredda, bestemmie in dialetto e tonsille grosse come olive ascolane.

“Figlio mio non andare al concerto, che ti viene un accidente”
“Tranquilla madre infermiera prendo antibiotici e tachipirina”
“Poi vedi i sorci verdi”
“No è Tiziano Ferro”

In effetti non è stata una bella idea, perché dopo neanche mezz’ora ho iniziato a sentire brividi e caldo, odore di marijuana, puzza di ascella. Poi la mia mente ha subito una mutazione e come Dr. Jekyll ho assistito al concerto, trasformandomi ogni tanto in Mr. Hyde.
Non me ne vogliate, è colpa della medicine.

Allo stadio non hanno ancora capito che devono mettere lo stand del Polase, altro che hostess con Autan e sigarette.
Anche un corner di deodoranti non sarebbe male. Io però sono solo influenzato non un web influencer e quindi la mia parola vale come un intervento di Brunetta in parlamento.
Il concerto si apre con Perdono. La prima hit di TZN, iniziali dell’ordine delle suore Tormentate Zozze Normanne. 😛
Improvvisamente sul palco s’illumina una cassa d’acciaio ed eccolo balzare fuori di lì.
Appeso a un filo fa un giravolta all’indietro e poi rimane come basito davanti alla folla in estasi.
E’ elegantissimo in giacca e papillon. Ci sono 40 gradi e non voglio immaginare cosa stiano producendo le sue ascelle.
Sale la febbre, arriva Mr. Hyde.
Dicono le mie spie che durante le prove Tiziano è caduto di testa prendendosi una bella botta.
So Portinaio mica il postino.
A me non piace quando i cantanti si presentano sul palco vestiti da matrimonio. Si crea subito una distanza.
Cioè io sono qui coi jeans rotti e le calze bucate e tu sei lì vestito da pinguino.
Non so chi sia il suo stilista, ma di certo non si è impegnato molto, i suoi look fanno tanto avanzi di magazzino.
Tiziano brucia subito una delle sue hit più belle. La differenza tra me e te.
Dietro di lui appaiono case che si muovono come cubi di Rubrik. Che c’entrano con la canzone?

tiziano ferro lo stadio
Forse è un’idea creativa del suo direttore artistico, che quella sera era in vena con l’Autocad 3D.
La febbre scende, torna Dr. Jekyll.
Serenere è una della mie canzoni preferite. La canto a squarciagola nella doccia, in auto e anche dal salumiere.
Il concerto potrebbe finire ora che io sarei comunque soddisfatto. Tiziano è visibilmente emozionato. C’è un lato umano sotto lo smoking e anche delle pezze di sudore sulla camicia quando si leva la giacca. 😛
La febbre sale.
Certo che mettere le nuvole nere mentre canti Serenere è veramente didascalico.
Ma forse il solito direttore artistico si stava divertendo con l’applicazione del Meteo.it
Il concerto continua con Troppo buono, canzone un po’ melensa di uno che si commisera per un amore che finisce.
Dai prendiamoci due tachipirine.
La tipa di fianco a me che ha dei tatuaggi orrendi sopra le smagliature del giro vita continua a fumare canne manco fosse al raduno del club di Bob Marley. Sbiascica parole senza senso e inventa i testi delle canzoni. Il biglietto del concerto vale la sua performance.
Tiziano è testimonial dell’Avis, che fino a qualche anno fa discriminava i donatori omosessuali, ma nel 2001 Veronesi abolì quel divieto.
E’ talmente testimonial che a un certo punto tutti gli spettatori paganti sugli spalti, ma dico tutti, sollevano dei cartelli colorati e per magia si formano le scritte “Grazie Tiziano” e “Avis”, si srotolano striscioni con il logo dell’associazione e il testo di una canzone.
tiziano ferro san sirotiziano ferro san siro
Nemmeno un accenno da parte del cantante. Magari una parola. Quella fumata di fianco a me pensava fosse la pubblicità dell’Avis autonoleggio.
Perché a volte le cose bisogna spiegarle, non sempre tutti ci arrivano.
Ma andiamo avanti.
Tiziano legge una lettera, perché dice che ogni tanto ne riceve qualcuna. Ma dove vanno spedite queste lettere? Perché io negli anni 80 ne ho scritte a centinaia a Cristina D’Avena, ma quella non mi ha mai risposto.
Sale la febbre.
La lettera parla d’amore:

Ti auguro di non soffocare in inutili sensi di colpa e di vuoto, perché nessuno senza colpe a pietre da scagliarti addosso, ti auguro di non nasconderti in un angolino, di non levare il disturbo, di alzare ogni tanto la voce, ti auguro che l’amore sappia farsi prossimo per chiunque, perché non sia inutile il sorriso, quel sorriso trattenuto dopo esploso, per volerti meno male come una mattina da vestire e da scoprire.

Commenta Tiziano: l’amore è centrale nella vita di tutti, quindi non è un fatto privato di cui vergognarsi.
Infine ci invita a essere felici.
Poi magari se ci pagassero i contributi forse l’amore potrebbe invecchiare bene.
Dr. Jekyll e Mr. Hyde litigano.
Uno pensa che sia una pantomima da oratorio. Giusto due parole ovvie per richiamare il problema dell’omoaffettività in Italia, l’altro è commosso perché nella lettera non c’erano errori di grammatica.
Tiziano Ferro piace a tutti. E’ diventato trasversale, come il suo pubblico. Non è icona, non è un attivista e non si sbilancia. Il suo coming out è stato vissuto come una liberazione e invece di perdere fans ne ha acquistati milioni. San Siro ne è testimone. Ma esporsi troppo è più difficile, si rischia di essere fraintesi, ci si fanno dei nemici o peggio si subiscono i tweet di Gasparri e Salvini.
Meglio stare schisci. Magari con uno schermo gigante sul palco che manda in loop salvaschermi di computer e laser da spettacoli anni 80.
Già meglio così.
Scivoli di nuovo mi fa dimenticare questo siparietto.
Il cambio d’abito arriva su Senza Scappare mai più. Uno smoking color ciliegia che fa inorridire persino Rocco Barocco. Pare che Armani e Valentino abbiano avuto un malore e i macachi smesso di riprodursi.

tiziano ferro san siro
Sulle note di Perverso vengono proiettate fiamme, se avesse cantato l’Ave Maria avremmo visto il cielo, invece con “Sono una donna non sono una santa” un documentario sulla dicotomia madonna puttana.
Ogni cantante ha un momento di calo creativo. Per Tiziano è stato il finto spogliarello dietro il telo bianco. Non si vedeva una cosa così dai tempi del Bagaglino.
Meno male che la drogata di fianco a me urlava “faccelo vedere” così ha reso tutto meno imbarazzante.
Il terzo cambio d’abito arriva sulle note dell’Olimpiade. Tiziano diventa un crooner che fa il verso a Justin Timberlake che faceva il verso a Michael Jackson che è morto. E mia madre non si è ancora ripresa.
Dietro di lui palazzi e grattacieli condiscono la performance.
Quando canta Hai delle isole negli occhi a me vengono sempre in mente le cispe del mattino, ma è un mio pensiero da igienista ossessivo.
Tiziano parla ancora al pubblico. Dice che il suo è un sogno che si avvera, che Milano l’ha un po’ adottato.
Mr. Hide sostiene che è un paraculo perché mica ha la residenza a Manchester? Se vuole così bene ai meneghini si prenda le sue responsabilità. Lo sa che il prossimo anno c’è il rischio che Salvini si candidi a sindaco? Quindi il voto di Tiziano potrebbe pesare molto sul futuro della città.
Tiziano forse meglio che rimani in Inghilterra, hai fatto bene ad andartene via.
Siccome la produzione ha speso tutto per comprare gli schermi giganteschi e i raggi laser, ha dovuto fare economia sui coristi (che non ci sono) e sui ballerini, che sono virtuali. Io intanto mi distraggo. Sono stregato dalla drogata che ormai balla come una sciamana richiamando lo spirito di Amy Winehouse.

tiziano ferro san siro

Se avete letto bene il post allora posso farvi un piccolo test.
Di che colore era lo schermo quando Tiziano cantava Rosso Relativo?

1) Optical per disorientare il pubblico

2) Rosso

3) C’era un video bellissimo di questo lupo che correva in mezzo alla foresta inseguito da cappuccetto rosso con una mannaia con dei corvacci che volavano sopra il cielo e cagavano sulla testa della nonnina che aspettava che la nipotina le portasse le focaccine e il purè in busta.

Potete rispondere nello spazio commenti oppure mandarmi una mail. Il vincitore avrà diritto a un abbonamento gratis di dieci caffè nel bar sotto casa mia, gestito dai cinesi.
L’autocelebrazione arriva con un’altra proiezione di tutte le foto della carriera di Tiziano, dagli esordi, al duetto con la Pausini. C’è persino una foto della Carrà e s’intravede Roberto Cavalli che gli consegna un premio. Era Roberto Cavalli, adesso assomiglia più a un’iguana rattrappita al sole.
Tutte queste immagini sono commentate dalla sua voce. Termina con una citazione “In amore vince chi fugge” e poi sussurra “Io no”.
E lo stadio esplode. Nel senso che sono esplose le carie in bocca. Mai vista tanta dolcezza tutta insieme. Sembra uno schema di Crash Candy.
Il concerto termina con Tzn in jeans e maglietta con stampate le scritte in inglese: Serenity, Courage e Wisdom, che sono i nomi di tre guerriere Sailor.
La preghiera della serenità di Reinhold Niebur appare sullo schermo…in inglese…la gente mormora “che cazzo c’è scritto?”, la drogata apre uno star gate nel suo interno coscia. Tutto lo stadio sta per essere risucchiato. Palazzi appaiono ancora sui Video Wall. Sono un incubo.

tiziano ferro san siro
Il concerto di Tiziano Ferro è un ottimo antinfluenzale. Su questo sono d’accordo Dr. Jekyll e Mr.Hyde.

Il Portinaio

KYARY PAMYU PAMYU LIVE IN ITALY (Vuoi andare all’Expo? Vol.2)

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“Avete mai creato il braccialetto dell’amore?”

Così mi accoglie la voce dagli altoparlanti all’ingresso di Expo.

“Venite al padiglione polacco e partecipate alla gara, chi sarà il più veloce?”

E cosa si vince? Reliquie del beato Papa Wojtyla?
Ma io sono qui per il JapanDay, non posso farmi distrarre da corsi per donne di mezza età.
E’ presto. Sono le 2 del pomeriggio.
La parata dei Matsuri dovrebbe iniziare alle 4.30, caldo permettendo.
Una troupe televisiva giapponese riprende uno statico presentatore che mostra grafici in salita di non so che cosa, forse dell’affluenza dei turisti o le vendite dei portachiavi di Hello Kitty.
La mia amica Mia san mi ha detto che a Tokyo c’era  un bar dove ragazzine facevano origami mostrando le mutandine ad allupati clienti. Niente sesso. Io faccio barchette tu mi guardi lo zoccolo di cammello.
Pare che la polizia l’abbia chiuso.
Davanti al padiglione giapponese delle ragazzine italiane mi regalano una gru di carta.
Tentenno e sorrido, tanto nessuna di queste qua mi farà vedere il suo intimo Tezenis.
Domando:

“Scusate dove fanno il concerto di Kyary Pamyu Pamyu?”
“Chi?”
“La cantante giapponese”
“So che fanno degli spettacoli all’Auditorium”
“Sapete dov’è?”
“Di là”

E indicano un orizzonte infinito.
Maledette disinformate!!
Kyary Pamyu Pamyu è la mia ossessione da qualche mese.
Ne avevo già parlato QUI.
Se dovessi riassumerla in poche parole la definirei un concentrato di zucchero, vuoto a rendere, 80% cotone 20% poliestere e parrucche.
Lei è diventata, dopo un accurato studio a tavolino, la regina del Kawaii.

Ha incominciato come fashion blogger e in pochissimo tempo si è imposta come suprema ambasciatrice della cultura pop di Harajuku.
E’ bassissima.
Nakata Yasukata del duo electro Capsule, nonchè padre putativo delle Perfume e Dj supermegatrendy è il suo produttore.
Kyary è la risposta a tutti i problemi della vita, se diventi un suo adepto non avrai più nessun timore, niente ti farà più paura e il mondo diventerà piccolissimo.
Il suo arrivo in Italia non ha di certo spostato masse di fans accaniti. Io ho provato anche a contattare il suo staff per avere un’intervista, ma siccome non scrivo per una testata nazionale, sono stato rimbalzato con un “E’ troppo tardi per pianificare interviste”.
Perché Kyary Pamyu Pamyu si porta dietro manager cattivissimi, ma anche produttori scaltri, designer internazionali e stylist coi controcoglioni.
E’ una bambola.
Appena arrivata a Milano ha postato questa foto:


Sembra una studentella che sta andando a scuola.
Poi il pomeriggio è stata in piazza Duomo e alla Fondazione Prada.
Il giorno dopo ha visitato all’Expo il padiglione del suo paese, senza fare la solita coda di un’ora e trenta minuti. Ha parlato con un giornalista del Corriere della Sera e ha rilasciato dichiarazioni su temi scottanti di interesse universale:

1) Gli uomini italiani si vestono bene e stanno attenti al loro look

2) Se avessi tempo libero andrei in vacanza a Okinawa

3) Vorrei che la musica giapponese influenzasse le altre culture

4) Vorrei influenzare con il mio stile la moda delle ragazze

5) Mi piace la burrata

6) Vorrei influenzare anche quelli con l’influenza

Kyary Pamyu Pamyu non esce di casa senza l’Umeboshi (prugne fermentate) perché è il suo energizzante naturale e non potrebbe vivere senza.
Come se Marcella Bella in turnè in Australia pretendesse di avere barattoli di ‘Nduja e Sottaceti per l’insalata di riso
Ma si sa ognuno deve avere le sue certezze quando viaggia, è difficile essere totalmente in balia di un paese. Del resto io sono uno che ha sempre in valigia un pacco di Gocciole, ma solo per corrompere all’aeroporto quelli della dogona! 😛

Sono le 15:45. Mi faccio un giro in qualche padiglione, tanto Kyary dovrebbe arrivare verso le 17:30.
Visito quello Irlandese, perché l’ultima volta era allagato.
Non vi perdete niente, ci sono solo poster e schermi giganti che dicono quanto sono bravi a far pascolare le mucche e come gli chef stellati non vedono l’ora di averle nelle loro cucine, quanto wiskey importano e come sostengono la coltivazione del grano e dell’allevamento ittico.
Se volete vedere dei gioielli a forma di asparagi andate nel padiglione del Belgio, se invece preferite ammirare la gente che sviene mettetevi davanti a quello della Bielorussia, di solito è lì che iniziano i primi cedimenti.
I polacchi saputo dell’arrivo della popstar giapponese hanno chiamato nel loro padiglione il gruppo “Chopin”. Una disastro totale! Gente che moriva di caldo e cercava riparo sotto gli ombrelloni, doveva pure subirsi gli starnazzi di una perfetta sconosciuta.
Agevolo contributo fotografico.


In mezzo alla bolgia ho notato la guardia forestale, che va bene tutto, ma qui ad Expo l’unico bosco che c’è è sintetico.
La cosa che mi ha rattristato di più è stato lo sguardo affranto del maiale di plastica nell’allestimento in mezzo al Decumano.


Vado in coda. Kyary Pamyu Pamyu incrocerà il mio sguardo, ne sono certo, s’innamorerà di me e mi trasformerà in un piccolo marshmallow peloso.
La coda è molto lunga, manco regalassero polpette di riso.
L’addetta alla fila ci informa che forse non riusciremo ad entrare.
Questa la simpatica reazione.


La bimbetta di fianco a me, con una parrucca sintetica blu lunga fino alle ginocchia, sta per avere un mancamento. Un po’ perché le sono cresciuti muschi e licheni sotto il cuoio capelluto e un po’ perché non potrà vedere la sua dea.

“Scusate, ma i giapponesi non possono rimanere fuori, tanto l’avranno già vista al loro paese”

Come darle torto.

“Se non riuscissi ad entrare sarebbe già la seconda volta che mi lasciano fuori da un concerto di cantanti giapponesi”
“E chi erano gli altri?”
“Le Baby Metal”

Perché non conosco queste suddette ragazzine? Devo informarmi.
Mentre aspetto che la fila si muova mi guardo intorno.
Il potere di Kyary Pamyu Pamyu non ha attecchito molto. Sono in poche ad essere vestite seguendo il suo stile, ma soprattutto con un risultato imbarazzante.
E’ inutle. Non c’è storia.
Le ragazze di Harajuku sono inimitabili. Per espressione, cultura, testa e ideologia.
Vedere una minorenne occidentale con un vestito rosa confetto, gli occhiali da orba e i capelli secchi la fa assomigliare di più a una bambola di ceramica adagiata sul letto piuttosto che a un’ ammicante lolita dagli occhi a mandorla.
Kyary e tutte le idol giapponesi vivono in un mondo che non è il nostro e che è difficile da replicare, a meno che non ci si voglia rendere ridicoli.
Il mondo Kawaii ha come unico timore quello dell’estinzione degli unicorni. Al mondo Kawaii non importa delle sorti del pianeta, della povertà in generale e della lotta per i diritti umani.
Se vuoi farne parte devi rasare al suolo ogni forma d’intelletto, non farti commuovere se il popolo greco muore di fame, ingozzarti di panna montata e girare intorno alla moda. Ma hai poco tempo, perché quando invecchierai ci sarà una nuova schiera di ragazzine a prendere il tuo posto e ti accorgerai di quanto tempo tu abbia perso ad infilare le perline colorate nel filo della collanina.
Ok ci sto! Voglio diventare così.

Perché la cultura Kawaii non ha sesso, tutti possono vestirsi come vogliono. Se poi i generi si mischiano ancora meglio. Fanculo il Family Day, voglio sposarmi un Orsetto del cuore e pregare al tempio di Kyary Pamyu Pamyu, se poi la Grecia fallisce cazzi loro, potevano emettere qualche scontrino in più.
Alle 17.30 chiudono le porte. Non vogliono farci entrare.
Si scatena uno tsunami di parolacce.
L’efebo di fianco a me non cede alle lacrime perché potrebbe rovinare il suo trucco, quello con i fuseaux a stampa di pesce verde brillante sta per avere un collasso.
Io mi avvicino a due giapponesi vestiti da banchieri.

“Io no parlo italiano”

Non avevo ancora aperto bocca.
Il ragazzo che si occupa di piantonare la porta è spaventato, tutti iniziano a spingere.
Esce un signore italiano ed esclama: “Possono entrare solo in 50”
Il cielo si apre ed Hello Kitty scende da una nuvola fucsia e con un dito sceglie i fortunati.
Ma i fans sono agguerriti. Iniziano a scalciare come Mio Mini Pony al rodeo.

“Io soffro di claustrofobia”
“Io di attacchi di panico”

Se vabbè e io ho il 45 di piede! 😛

Riesco a entrare, sussurrando al piccolo giapponese impaurito che sono di una testata giornalistica.

“Quale?”

Merda. Sembra la scena del film Nothinghill

“Caravan e Camper”

Poi, mentre lui moriva calpestato da una Cosplayer con i capelli a forma di zampe di ragno, sono tornato indietro per dirgli che forse ero del giornale “Giardini e terrazze”, ma ormai non respirava più.
Meno male che a Expo ogni cento metri c’è un defibrillatore.
L’Auditorium è pieno zeppo. Per metà sono giapponesi vestiti tutti uguali. I famosi Salarymen.
Lo spettacolo è in ritardo.
Riesco a vedere la perfomance di calligrafia e tamburi e un piccolo assaggio di teatro No, che fa addormentare mezzo pubblico.
I presentatori sono fantastici. Quello italiano ha una voce da televendita. Legge tutto, persino quando dice “Fate un applauso” Ogni performer ripete la stessa cosa: “Vorrei gettare un ponte fra Italia e Giappone”.
Ma quale ponte! Noi non abbiamo lavoro, semmai gettaci delle monetine.
Kayry Pamyu Pamyu appare verso le 18.15.
E’ bellissima. Vestita con un abitino rosa con maniche a sbuffo e pois gialli.
Ha una parrucca rosa antico, tipo le tinte sbagliate delle vecchie, gli occhi grandi a una grossa coccarda sul petto con appiccicati in ordine sparso: un’automobilina, due trombette, una nave, due aerei, un papillon rosso, un mazzo di chiavi (credo del solaio), degli anelli, due pettini, una mazza da golf, una lampadina, dei braccialetti e una farfalla.
In testa un cerchietto fatto di bottoni con una bambolina dalle trecce rosa seduta su una cassetta musicale anni 80, che tiene in mano una testa mozzata di un’altra bambola, il tutto legato da un anello importante dove al posto del diadema c’è uno pezzo di scroto di qualche sua fan che ha sacrificato la sua virilità per un suo bacio.
Non ci credete?

Lo showcase è impeccabile nel suo playback.
Sono tutti felici.

Più che il JapanDay sembra una festa privata di qualche azienda giapponese. Ma va bene così.
A un certo punto Kyary chiede di muovere le braccia a ritmo di musica, qualche nipponico filonazionalista inizia a fare il saluto romano, ma queste cose le noto solo io che sono sempre così tignoso e in cerca di polemica.
Canta Ponponpon, che è il suo pezzo più famoso, Tsukematsukeru e Ninja Re bang bang.
Tre ragazzi “minacciano” di rifare un suo balletto e di pubblicarlo su Youtube per portare in Italia quel pizzico di rosa che manca.
Quando tutto finisce mi avvicino al palco, fregandomene di chi è seduto.
Dice poche parole, dice che ritornerà.
Questa è la sua promessa.
Io invece giuro che ti sarò fedele sempre, risparmierò per venire nella tua laica chiesa di pizzi e parrucche, ti cercherò fra le pazze di Harajuku, mi raserò il petto villoso e indosserò solo calze con pesciolini verdi. Avrò un profumo delicato di fiori di cieligio, mangerò quello che mi servirai e seguirò i tuoi dogmi come i testimoni di Geova fanno con la Bibbia.
Portami via con te, non lasciarmi qui a sudare, sarò il tuo vassallo vestito con sospensori glitterati e zeppe fluorescenti, ti prometto che non parlerò di politica e religione, farò la pedicure un giorno sì e l’altro pure, indosserò orecchini a forma di zampe di gallina e parlerò solo a monosillabi…ti prego non lasciarmi…non adesso!
Poi saluta e svanisce come la schiuma nella vasca.

Io rimango con lo sguardo perso. Per un attimo sembrava che mi avesse detto “Che carina la tua maglietta”


Il Portinaio

Qui potete vederla all’aeroporto di Malpensa come un’appestata qualsiasi.

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