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Channel: E’ successo ora – Il Portinaio
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SOLO ANDATA

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“Siamo gli innumerevoli, raddoppia ogni casella di scacchiera
lastrichiamo di corpi il vostro mare per camminarci sopra.
Non potete contarci, se contati aumentiamo
figli dell’orizzonte che ci rovescia a sacco.
Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto già siamo stati offesi.
Faremo i servi, i figli che non fate, le nostre vite saranno i vostri libri di avventura.
Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino, l’odore che perdeste, l’uguaglianza che avete sottomesso.
Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi noi siamo i piedi e vi reggiamo il peso.
Spaliamo neve, pettiniamo prati, battiamo tappeti, raccogliamo il pomodoro e l’insulto,
Noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Noi siamo il rosso e il nero della terra, un oltremare di sandali sfondati, il polline e la polvere nel vento di stasera.
Uno di noi, a nome di tutti, ha detto:
“Non vi sbarazzerete di me.
Va bene, muoio, ma in tre giorni resuscito e ritorno”

Solo andata – Canzoniere Grecanico Salentino scritta da Erri De Luca

Il Portinaio


SCRITTURA PER L’11 SETTEMBRE

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C’era una qualche mancanza cruciale nelle cose intorno a lui.
Erano incompiute, per così dire.
Erano inosservate, per così dire.
Forse era quello l’aspetto che avevano le cose quando non c’era nessuno che le vedesse.
Udì il suono del secondo crollo, o lo avvertì nel tremore dell’aria, la torre nord che cadeva, uno sconcerto sommesso di voci in lontananza. La torre nord che crollava era lui.
Il cielo era più leggero, lì, e riusciva a respirare più facilmente.
C’erano altri dietro di lui, migliaia, che andavano riempiendo la media distanza, una massa prossima a formarsi, gente che fuoriusciva dal fumo.
Proseguì finché non dovette fermarsi.
Lo investì rapida, la consapevolezza di non poter andare oltre.
Provò a dirsi che era vivo, ma era un’idea troppo oscura per riuscire a prendere corpo.
Non c’erano taxi e il traffico in genere scarseggiava e allora apparve un vecchio furgoncino, una ditta elettrica di Long Island City, e gli si accostò e il conducente si sporse verso il finestrino dal lato del passeggero a esaminare ciò che stava vedendo, un uomo incrostato di cenere, di materia polverizzata, e gli chiese dove voleva andare.
Fu solo una volta salito a bordo e chiusa la portiera che capì dov’era diretto fin dall’inizio.

(L’uomo che cade Don Delillo)

COME UNO ZOMBIE (Vuoi andare all’Expo? Vol.4)

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“Ti prego mi accompagni all’Expo?”
“Neanche se mi dai buoni benzina per un anno”
“E se ti pago il pranzo e ti regalo 4 minifigures della Lego?”
“Ok ci sto!”

Come sono volubile.
Ieri all’Expo è stata una giornata delirante. Mai vista così tanta gente.
E meno male che avevamo i biglietti prioritari, quelli per non fare la fila.
Stokazzo.
Ressa ovunque. C’erano donne che fingevano di essere gravide mettendosi la di ogni sotto il maglione. Alcune s’inventavano di avere bambini fotosensibili, altre che portavano sul passeggino ragazzini di 14 anni solo per guadagnare qualche metro.
Stare in coda non è poi così brutto, perchè ascolti i fatti degli altri e leggi i messaggini di Whatsapp di quello di fronte.
Due ragazze hanno passato un’ora a cercare su internet notizie della loro squadra di calcio femminile.

“Mi ha detto l’allenatore che ci hanno messo sul Corriere della Sera”
“Guarda che ti sbagli”
“Mi ha detto così”
“Forse intendeva il Corriere di Romagna”
“Cazzo per una volta che avevo fatto goal”
“Hai mai visto le tette della Sara negli spogliatoi?”
“Sono impressionanti. Ha due capezzoli giganti con l’areola del capezzolo grossa come una padella”

Due anziane hanno cercato tutto il tempo di passarmi davanti facendo le furbe. Una mi spingeva a destra, l’altra mi appoggiava il trolley sui piedi. Mi avrà chiesto 7 volte scusa. All’ottava le ho consigliato di andare al deposito bagagli e farsi rinchiudere insieme alla sua valigia di Carpisa.
Alla fine però l’hanno vinta loro, ma come delle sceme sono finite nella fila delle scolaresche e sono state cacciate a malomodo dai volontari e i militari.
Dietro di me c’era la sosia di Marina Abramović. Mi stava talmente vicino che pensavo fosse una performance. Anche il suo alito era da performance, perchè ci sciavano batteri sopra montagne di tartaro.
E fattela n’igiene!

Poi c’erano gli italiani medi,  quelli che si lamentano e basta. Del treno che era in ritardo di tre minuti, della gestione dei tornelli, dei biglietti, del caldo anzi no del freddo.
Altri si domandavano dei controlli troppo lenti e  del perchè i terroristi dovrebbero colpire l’Expo? Mica siamo all’aeroporto.
Altri si sentivano come i profughi.
Termini di paragone imbarazzanti. C’era una litigio ogni quarto d’ora. La brutta gente è tutta qui.
Dopo un’ora e venti minuti io e il mio amico Alberto siamo riusciti ad entrare.
Mi mancano solo tre padiglioni da vedere: gli Emirati, l’Azerbaijan e la Germania. Se riesco in questa impresa faccio l’en plein e mi danno l’Ambrogino d’oro e anche le chiavi di Milano e perchè no anche la coccardina come miglior visitatore Expo.
I crampi della fame ci hanno fatto arrivare fino al Padiglione della Korea. Ma la fila per il ristorante finiva direttamente in tangenziale e al bar era finito tutto.

“Se vuoi possiamo darti della pasta piccante per condire riso bollito e delle patatine di alga”

Mi è appena passata la dissenteria, meglio evitare.

Secondo me oggi danno il pane gratis perchè non ho mai vista così tanta gente tutta insieme. Expo non è più gestibile. C’era persino coda allo stand della Lindt e di Giovanni Bosco. Sì c’è un piccolo padiglione dedicato al Santo, che se lo cagano solo le suore laiche e le maestre cielline, mentre tutti i ragazzini sono in giro a farsi timbrare i passaporti finti che vendono a soli 3,50 Euro all’inizio del Decumano.
Il Padiglione giapponese è sempre più ridicolo. Non puoi mettere il cartello che ci vogliono 8 ore per entrare, perchè la gente impazzisce e poi si da fuoco.
Ieri la coda girava intorno alla struttura poi faceva un’inversione a U e spariva non so dove.
E’ di questi giorni  la notizia di un romano che ha denunciato Expo al Codacons.
Giustamente.
Non puoi farmi pagare quasi 40 Euro e non farmi vedere niente.
Va bene che volete battere il record dei record e finire sul Guiness dei Primati, ma chi mi ridà indietro ore e ore della mia vita che ho passato per vedere questo video modesto con effetti speciali anni 70?

Expo ha dato a Milano una nuova ventata di freschezza che finirà fra quindici giorni.
Mi mancheranno le signore del sud che pronunciano Angola come angolo e l’orientale super effemminato che lavora nel ristorantino della Mauritania che non sa che è prevista la pena di morte per i gay in questo paese.
Non abbiamo visto niente ieri. Era impossbile avvicinarsi al Padiglione Italia. Un muro di carne e sudore faceva tappo nel Cardo.

Drin drin

“Ciao sono la mamma”
“Lo so…c’era scritto sul cellulare”
“Sei all’Expo? Ricordati di andare a vedere il Padiglione dell’Azengiangian che l’altra volta non ci siamo riusciti”
“Ti prego me lo ripeti?”
“Azengiangian”
“Ahahahahahahahhahahahahahahah”

Click!

Che permalosa.
Dopo aver mangiato per terra degli involtini di gamberetti e del riso bollito con del pollo abbiamo visitato i cessi, gli unici che non avevano coda, ovvero quelli in fondo quasi a ridosso dell’autostrada.
Mentre io e Alberto ci stavamo lavando le mani, perchè siamo dei ragazzi puliti, tre signori vestiti come dei ragazzini sono entrati urlando parole incomprensibili.

“Gabry questi sono del paese tuo”
“No carino! Sono stranieri, so riconoscere il dialetto dei miei nonni”

Come se fossero a casa loro iniziano a scorreggiare manco fossero delle mucche con problemi di aerofagia.
Si rispondono a vicenda con peti di varie intonazioni. Poi escono dal cesso (perchè di cessi parliamo, mica sanitari Richard Ginori) e urlano:

“Cumbà tien’ nu cumbressor kittemurt”

Che tradotto finemente sarebbe “Compare amic mio al posto del sedere hai un compressore? Chi ti è morto”

Ieri non so quante vittime abbia fatto Expo, ma io sono morto dal ridere.

Il Portinaio

Se volete farvi altri giri per l’Esposizione Universale delle code alla mensa ecco gli altri link: QUI la mia prima volta, QUA con i miei genitori, QUO con la mia adorata idol giapponese.

I MESSAGGI LASCIATI IN CODA AL PADIGLIONE GIAPPONE (Volevi andare all’Expo?)

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A tutti quelli che hanno fatto più di due ore di coda al Padiglione giapponese dovrebbe essere data una medaglia al valore. Per la costanza e la resistenza. Più una fornitura di scarpe Melluso – tacco comodo – per un anno.
Expo chiude e pare farà posto alla città della scienza. Dove spero non ti mostreranno come si fa la fotosintesi clorofilliana e il vulcano con la sabbia. 😛
Per chi non ha potuto visitare l’esposizione universale della transumanza e delle code può cliccare sui numeri. Giusto per ricordare.

Uno (Gli zombie)

Due (La famiglia)

Tre (I giapponesi)

Quattro (Il tema)

Cinque (La maestra)

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Il Portinaio

W LA GOSPA

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Tranquilli non è uscito il nuovo film di Edwige Fenech.
La Gospa è uno dei modi con cui viene chiamata la Madonna di Medjugorje.
Il Papa e il Vaticano hanno preso le distanze dai veggenti, dichiarando: “Ci dicono: il Signore è qua, è là, è là! Ma io conosco un veggente, una veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna. Ma, guarda, la Madonna è madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni”.
La Madonna postina non sarebbe male come nuova parolaccia, di solito le danno appellativi ben peggiori.
Detto questo i sei visionari sono: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Jakov Čolo e Marija Pavlović.
Fossi un’ insegnante non mi ricorderei nemmeno uno dei loro nomi durante l’appello.
Ivanka è stata la prima a cui è apparsa la Madonna.
Le notizie dell’etere dicono che a un certo punto ha smesso di vedere la Beata Vergine. Pensando di aver fatto qualcosa di male, Ivanka ha fatto penitenza. Ma la mamma di Gesù è ritornata dopo un po’ (le mancava l’aglio e due dadi per il brodo) e le ha concesso un’apparizione all’anno, più dieci segreti da svelare al momento opportuno.
Le avventure di Medjugorje sono più intricate del Signore degli Anelli.
Tutti i veggenti sono imparentati fra loro, dicono di aver scritto i segreti su un foglio speciale con dell’inchiostro simpatico che farà apparire le scritte solo tre giorni prima dell’avvenuto “miracolo”.
Questi sono impazziti. E’ ovvio che poi Papa Francesco si stizzisce.
Poi diciamolo, Medjugorje non è mica Sharm. Cioè anche la Madonna vorrà divertirsi.  Mai una volta che appaia a Rimini o nella Rambla di Barcellona.
Io non capisco veramente questo “mentire” per chiedere di pregare.
Non c’è bisogno di inventarsi spettri e fantasmi che parlano e che esigono pace, digiuni, confessioni e letture giornaliere della bibbia.
La nostra amica Annalisa Colzi, diventata famosa in questi giorni per la sua “vacanza dei single a Medjugorje” (QUI il post) sta avendo un sacco di adesioni. Persino Radio Deejay e l’Huffington post si sono occupati di lei.
Come tutti i permalosi cattolici se l’è un po’ presa e ha dichiarato nel suo ultimo articolo che i suoi viaggi sono dei pellegrinaggi e non “Uomini e Donne” di Maria De Filippi.
Vi consiglio di leggerlo. E’ una che si fa le domande e si da le risposte, soffre di un ego pari a quello dei veggenti. (QUI il post)
Non diamo più fastidio a questi signori, prenderli in giro è come sparare sulla crocerossa. Nel mio post qualcuno ha commentato consigliandomi di lasciare stare i santi (e di scherzare coi santi).

annalisa colzi pellegrinaggio medjugorje
Ecco lo chiedo a tutte queste persone che si animano per volere del Signore. State tranquilli, abbiamo tutti paura di un Dio. Ma soprattutto di voi!
Eccovi un po’ dei commenti di Annalisa sulla sua pagina Facebook dell’Esercito di Maria. Un vero tripudio di giudizi che a mio parere non interessano a nessuno.
So’ Portinaio, mica chierichetto! 😛

Qui contro Fedez e il suo tatuaggio blasfemo
annalisa colzi fedez tatuaggifedez rolling stones
Commento su una delle amanti di Satana aka Barbara D’Urso colpevole di essere a favore ai matrimoni gay
annalisa colzi barbara d'ursobarbara d'urso
Sempre contro Fedez e la sua linea di moda sacrilega

annalisa colzi fedezfedez maglietta madonna
Una preghiera per il prete che si è dichiarato omosessuale

annalisa colzi medjugorje 2prete gay
Annalisa scioccata per l’abito stile Rossella O’Hara

annalisa colzi contro i gaymatrimoni gay

Potete incontrarla a metà Novembre al convegno “Satana dietro i Mass Media”.
Tocca fare una gita.

annalisa colzi linguaglossa
Il Portinaio

#PRAYFORPARIS

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E così il mondo prende due strade.
Ci hanno messo davanti a una scelta.
Non esistono innocenti. Esistono solo gradi diversi di responsabilità. Scriveva lo svedese Larsson.
Qual è il mio grado di responsabilità, rispetto a quello che è successo?
Ci sentiamo inermi davanti a tanto orrore. Non capiamo e la paura gioca le sue carte migliori.
Gli strateghi del panico usano i loro mezzi migliori per creare scompiglio. In questi momenti mi sembrano rari gli sguardi lucidi sulla realtà. Meglio fermarsi prima, davanti al sangue del nostro simile.

salvini tweet attacco francia terrorismo
Ricordate quando gli americani hanno bombardato per sbaglio l’ospedale di Medici senza Frontiere in Siria? In quanti hanno urlato sui social il loro sdegno, messo bandiere e acceso candele?

bastardi islamici libero
Mia mamma non vuole più che esca di casa, mio cugino inneggia alla belligeranza e Salvini si sta limando le unghie. Ecco.

Francia e Russia sono stati tra i primi ad attaccare l’Isis in Siria.
All’Ex Unione Sovietica hanno abbattuto un aereo civile e ora tocca ai parigini pagare le conseguenze.
Mi chiedo, sarà il leader della Lega ad andare sul fronte o guarderà il tutto dal suo Ipad del cazzo?
Vorrei domandare a Gasparri se sa pilotare i caccia da guerra. Giusto per curiosità.

gasparri tweet francia attacchi terrorismo
Perchè ci hanno rotto i coglioni con i loro tweet, magari mandati da qualche ristorantino di lusso.

Possiamo solo odiare o pregare?
Possiamo anche studiare, capire perché è successo tutto questo. Informarci.
Siamo sicuri che è tutta colpa della religione?

No, perché dal mio profilo personale facebook ho scoperto che alcuni miei amici postano questo.

facebook reazioni attacchi francia terrorismo
E voi direte “begli amici”.
Già, avete ragione.
Altri vorrebbero radere al suolo tutto. Compreso Sharm, luogo a loro caro per andare a prendere il sole, ma che improvvisamente è diventato avanposto dell’Isis.

facebook reazioni francia

Ci sono tante cose che non sappiamo. Tipo QUESTO.
Pensiamo che i libri della Fallaci siano davvero una lucida e lungimirante profezia. Che i suoi articoli scritti a New York siano la verità in tasca.
C’è molto di più. Ma non vogliamo vederlo, perchè ci spaventerebbe maggiormente. Forse però capiremmo la nostra ignoranza. Io per primo.
Oggi ho assistito alla corsa dei giornali a pubblicare i video più orrendi. Non c’era nessun super eroe a salvare le vittime innocenti.

Ho riletto la lettera di Terzani a Oriana F.
Chiediamo la libertà. Ma da cosa? Come se la donna con il velo che incontro al mercato me la togliesse.
Chiediamo rispetto per la nostra religione. Eppure nessuno ha scritto di bombardare Tarcisio Bertone.
Sappiamo solo chiedere.

Santanchè tweetSantanchè tweet

Parigi è stata trasformata da città dell’amore a conseguenza di un mondo sempre più devoto all’ingordigia.
Se questo è successo è anche colpa mia.
Ecco perchè mi sento triste.

Il Portinaio

Jenus

IL MISTERO DELLO STRUZZO MORTO IN GIAPPONE

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Portare la mia amica giapponese a casa dei miei è come vivere in un film di Vanzina. Però senza Rolex e puttanoni nudi.
Mia madre come sempre passa la notte in cucina perchè per lei il cibo è sacro. E ha paura che la dea Amaterasu possa punirla per non aver sfamato i nipponici graditi ospiti.

“A che ora arrivate tu e Mariko san?”
“Si chiama Mia!!! E’ 15 anni che viene a casa nostra, possibile che non ti sia entrato in testa il suo nome”
“A che ora arrivate tu e Mario san?”
“La dea Amaterasu ti punirà!”
“A che ora arrivate tu e Materasso san?”

Il menù prevede linguine al ragù, con tanto di bis (visto che ha cucinato ragù per un esercito). Spaghetti alla carbonara con “io il guanciale lo faccio soffriggere a parte con un pochino di latte per renderlo più morbido e meno pesante”.
Patè di fegato d’oca morta fra atroci sofferenze.
Patè di tonno che non voglio saperlo come lo fanno.
Roast beef  comprato in tutta fretta all’Esselunga. Mozzarelle di bufale, patate al forno, ananas, mele, pere, mandarini, avanzi di panettoni e ferrero rocher.

“Volete un po’ di prosciutto?”
“Direi che è abbastanza”
“Chiedi a Maria san se vuole assaggiare ancora un po’ di ragù”
“Mia san!!!”
“E io che ho detto?”

Poi inizia il calvario delle foto.
Mia mamma crede che mostrare il suo album di nozze interessi a tutti e invece è peggio che guardare Colorado su Italia Uno.
Ci ha raccontato tutto.
Che la parrucchiera quel giorno le aveva fatto i capelli croccanti e ricci e lei si è incazzata come una iena, perchè le facevano cagare. Era nervosa. Quindi per coprirsi, oltre al velo, si era messa una cascata di fiori in testa e nelle foto cercava sempre di stare di 3/4.
Mio padre assomigliava a un attore porno.
Poi inizia il travaglio della lista dei parenti morti. Più che un album di nozze è un genocidio.
La mia amica giapponese annuisce, ma si vede che non capisce niente e che lo fa solo per educazione.

“Questa con il cappello blu è mia madre”
“E’ morta!!!!”
“Piantala di sfottermi!”
“Questa grassa è la moglie del fratello di mio padre”
“E’ morta!!!!”
“Finiscila!!!!”
“Invece questo è il papà di mio marito”
“E’ morto pure lui!!!”

La Panini dovrebbe produrre l’album delle figurine dei miei parenti morti, sarebbe un’idea molta carina e divertente. :-)
Mio papà, che è molto silenzioso, ogni tanto esce con qualche battuta che gela tutti. E la mia amica giapponese che non è maliziosa, ahimè non comprende.

“La sera della nozze ho fatto cantare l’Aida a mia moglie”
“Ah lei cantante?”

Dopo questa ho rapito Mia san è l’ho portata lontano dai miei genitori, mentre mia madre per merenda riempiva il cappone con castagne, mele cotogne e ribes.

Mentre fuggivamo mi sono fatto tradurre qualche notizia dai tg giapponesi.
Pare che una delle tragedie che ha sconvolto di più il Sollevante sia stata la morte di uno struzzo.

Un’artista di ceramiche di Nagoya lo teneva in giardino come animale domestico. Nel periodo natalizio doveva andare a far visita aiparenti, così ha chiamato il suo struzzo-sitter di fiducia ed è partito tranquillo e sereno.

“Ricordati di pulire la gabbia due volte al giorno, attento a non dargli le spalle e non fare movimenti bruschi sennò si altera e rischi di morire graffiato dai suoi artigli”
“Non si preoccupi signor artista di ceramiche, mi prenderò cura io del suo uccello africano”
“Arigatou!”

E qui il mistero si fa fitto.
Lo struzzo sitter ha chiamato la polizia dicendo che il volatile era sparito da due giorni.
La polizia è subito intervenuta. Non sia mai che in paese qualcuno si spaventi o peggio che finisca sotto le grinfie di qualche macellaio.
Ma perchè non allertare subito il pronto intervento e aspettare due giorni? Non si curano così gli animali.
La gabbia è stata trovata aperta, forse manomessa da qualcuno.
Magari i sospettati sono i vicini che si erano rotti di vedere cagate industriali grosse come palle da rugby. Oppure è stato il postino, che pare sia fobico degli uccelli.
Oppure potrebbero averlo ucciso dei cani randagi, ma questo non spiegherebbe la gabbia aperta. Ok che siamo in Giappone, ma dev’esserci una spiegazione razionale.
Ho chiesto a Mia san come hanno fatto a trovarlo.

“Lui ucciso da lamen”
“Cosa? E’ stato ammazzato con dei ramen?”
“No lama”
“Maledetti Lama! E come hanno fatto? Con degli sputi?”
“No lame”
“Allora è stato sgozzato?”
“No rami”

Mettiamo le cose in chiaro.
Alcuni spettatori del tg sentendo la notizia del povero struzzo scomparso sono partiti da lontano per andarlo a cercare. Insieme alla polizia hanno seguito le tracce dell’uccello e poi la triste e macabra scoperta.
Dicono che sia morto mentre correva. Per la paura non si è accorto dei rami di un albero e zac! Via la testa!
Dai scherzo. Volevo essere un po’ splatter.
L’hanno trovato con il collo spezzato.
Ma sti giapponesi non me la raccontano lunga. Secondo me lo struzzo sitter voleva venderlo ai koreani per guadagnarci qualcosa.
Il mistero continua.

Il Portinaio

JAPAN ALERT

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Un virus chiamato Medusa, in grado di pietrificare chiunque venga infettato colpisce il mondo intero.
Un’azienda privata seleziona 160 persone per ibernarle allo scopo di trovare una terapia e salvare il genere umano. Ma al loro risveglio succede un finimondo peggio che durante il black friday in America.
Sopravvivono sette persone, tra cui un italiano. Un politico corrotto che fa subito una brutta fine. Inizia così King of Thorn un cartone animato ormai datato, che mi è capitato di vedere durante le mie notti insonni.
Ci vedono così i giapponesi?
E’ notizia di oggi che il ministro dell’economia nipponica Akira Amari ha rassegnato le dimissioni per uno scandalo di tangenti. Tiè! Hai visto? Chi di spada ferisce di spada perisce.
Poi meglio non entrare in ambito politico perchè sennò perdiamo 10 a 0.
E’ noto che i giapponesi quando vengono colti con le mani nella marmellata si umilano davanti a tutti chiedendo scusa per poi scomparire dalla faccia del pianeta.
Mentre da noi sbocciano margherite per via di una primavera travestita da inverno, in Giappone nevica. Ovunque. Persino a Tokyo.
Il mio amico Andrea continua a dare calci sugli angoli del letto perchè quest’anno ha speso 1000 Euro per una tavola da snowboard, ma l’unica cosa che può fare adesso è usarla come asse da stiro.
A Sapporo sono scesi sei metri di neve. A Milano invece devi cambiarti la camicia due volte al giorno perchè il collo si sporca di particolato carbonioso. Sapporo si trova alla stessa latitudine di Perugia.

Il signor Hoshinchu ha lanciato su Kickstarter (piattaforma di crowdfunding) il progetto dei Bonsai volanti.
Immaginatevi piante che fluttuano in casa vostra, come nei film di fantascienza. E soprattutto cani impazziti che non riusciranno a pisciarsi sopra! 😛
Ecco il video.

Ma per una notizia divertente che corre in rete ce n’è una un po’ triste. Il Giappone ha accettato solo 27 rifugiati nel 2015, che confronto a noi sono bazzecole.

Secondo quanto ammesso dal ministero giapponese solo 3 delle 5 domande pervenute da cittadini siriani sono state accolte. Un’inezia, se si pensa ai 4 milioni di persone in fuga dal dilaniato paese mediorientale. Sempre dal ministero, si è resa nota l’approvazione delle richieste d’asilo presentate da 6 afghani, tre etiopi e tre cittadini dello Sri Lanka. Un vero è proprio “balzo” in avanti rispetto agli 11 status di rifugiato concessi nel 2014 (quando le richieste ricevute arrivarono a quota 5mila) e ai 6 del 2013.
Inoltre, riferisce sempre il ministero, il Giappone ha rilasciato 79 permessi di residenza temporanea per motivi non strettamente umanitari. Stando ai dati dell’Agenzia Onu per i Rifugiati sono 2419 i profughi attualmente “reinsediati” sul suolo giapponese.
(via Termometropolitico)

Il Portinaio


CRISTINA D’AVENA OSPITE AL FESTIVAL DI SAN REMO 2016 (Le reazioni)

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Dovrebbe essere ufficiale. Ringraziamo All Music Italia con la sua petizione.

cristina d'avena a sanremo
Nel frattempo le reazioni di qualcuno.
Mia mamma quando ha saputo che c’era lei al posto di Gianni Morandi


Alcuni bambini del coro dell’Antoniano


L’ultima vincitrice dello Zecchino d’oro


I fans dei “I cavalieri del Re”


Ovviamente io…


e persino Cicciolina

 

Se le fanno cantare il Walzer del moscerino e i Puffi giuro che lancio allarme Isis in riviera!

Il Portinaio

HO GUARDATO SANREMO (con un cantante famoso)

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Diciamolo questo San Remo poteva partire con il botto morto. E invece Gabriel Garko si è salvato. Meno male.
Tutti hanno parlato dell’esplosione nella villa che lo ospitava: “Incidente per Garko, fasciato e con il collare, morta una donna sotto le macerie”.
Forse dovevano scrivere: “Morta la signora Maria Grazia Gugliermetti proprietaria di un immobile a Sanremo, ospitava giovane attore in erba”.
Mia madre lo ama, non si è persa neanche un suo telefilm su Canale 5. Io ho provato a guardarlo 5 minuti e l’ho trovato imbarazzante. Sulla testa di Garko ci sono più lame che sul Trono di spade. C’è quella che lo vuole omosessuale, l’altra pieno di botox e a mio avviso anche un piccolo spadino che lo vuole cane a recitare.
Non mi è molto simpatico, ma Carlo Conti ci ha visto lungo, quest’anno le calinghe di Voghera in età da marito sbaveranno sul teleschermo e mia madre vorrà finalmente un toy boy.
Poi scusate se Garko fosse gay sarebbe Manuela Arcuri. 😛
Ok.
Quest’anno l’ho fatta grossa.
Un mio amico, nonché webmaster del Portinaio è il vicino di casa di un cantante famoso. L’ho obbligato a organizzare una serata vip.
Ho giurato di non rivelare la sua identità. Pena l’autodistruzione di questo blog!
Subito le cose più frivole: Garko vestirà sartoria Battistoni, che non sono stilisti, ma come ha sottolinetato l’attore del peccato e la vergogna sono sarti! Sanno cucire. Speriamo lo vestano da uomo.
Conti parte subito, senza preamboli e ringraziamenti. Presenta Fragola.

Lorenzo è elegante e con il capello fonato.
Canta Infinite volte.
Giudizio della maestra: Guardi suo figlio si presenta bene, ma dovrebbe cambiare scuola, puzza con i piedi.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: E’ una canzone adatta per vincere Sanremo.

Finalmente arriva la valletta: Madalina GheneaNon so chi sia e da dove viene. Wikipedia dice che è diventata famosa con la pubblicità della compagnia mobile 3 e per essersi bombata l’attore Michael Fassbender. Come tutte le vallette dice la stessa cosa: “Sono emozionata, mi piace stare qui, sono straniera”. Manca giusto – vorrei fare l’attrice e grazie per questa opportunità – per chiudere il cerchio.
Nel frattempo Salvini twitta:

salvini twitter
Per le signore che vogliono sapere da chi fosse vestita: Alberta Ferretti nel periodo pre-mestruo.

Seconda cantante in gara: Noemi.
Non si smentisce mai con il suo rosso che oscilla fra Milva ed Emanuela Villa.
Non sarà mai un rosso Noemi.
Canzone: La borsa di una donna.
Giudizio della maestra: Sua figlia ha problemi di concentrazione. Forse sono i fumi della tinta?
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Canzone d’altri tempi. Con una storia dietro.

Lo so che volete sapere chi è il cantante che sta seduto al mio fianco. Ma ho fatto la promessa e l’ho firmata con il sangue. Potremmo giocare a Indovina Chi.
Porta gli occhiali? No!
Ha il cappello? No!
E’ un maschio? Sì!

Virginia Raffaele alza il livello del Festival, peccato che Carlo Conti come spalla sia utile come uno stercoraro in un bidet. E’ il wc che devi pulire!

I Dear Jack sono orfani del loro cantante Alessio Bernabei, hanno quindi deciso di sostituirlo con un eliminato qualsiasi di X-Factor.
Alessio Bernabei è uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra. Sarà presente anche lui a Sanremo. Vabbè praticamente c’è lo zampino di Gomorra. :-(
Cantano Mezzo respiro.
Giudizio della maestra: Bambini state zitti!
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso:
Silenzio. Che non vuol dire assenso.

L’atleta centenario Giuseppe Ottaviani arriva prima di Gabriel Garko. Mia mamma mi ha chiamato per lametarsi. “Voglio carne fresca!!!”

Eccolo arrivare Il bell’arcangelo, attore affermato delle reti mediaset, l’uomo che non deve chiedere mai l’intervento di un chirurgo estetico.
Teso come una corda di violino, racconta subito un aneddoto sul suo arrivo al Festival e del fatto che non abbia detto a nessuno che lo avrebbe presentato. Ride da solo. Gelo in platea, come quando recita.

Debora Iurato e Giovanni Caccamo.
Lei con dei capitelli disegnati sulle spalle, lui sconvolto sempre dai capitelli.

deborah iurato vestito
Cantano Via da qui.
Giudizio della maestra: Tutti e due in presidenza!
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Pensavo peggio. Comunque melassa.

Altro giro di Indovina Chi.
Ha gli occhi azzurri? Non mi ricordo 😛
Ha i capelli neri? Mi sembra. :-)
E’ alto? Sì!

Garko presenta la Pausini come spiazzante e simpatica romagnola! (la banalità degli autori)
Laura si presenta vestita da Veronica Castro (troppa la sua permanenza in Messico). Canta un medley. Sembra Medea, ma quando parla è subito Piadineria Wanda.

laura pausini festival di sanremo 2016
A me piace. Ma pare che l’ultimo disco non stia brillando in classifica. Ecco perché in questo periodo è ovunque. Ieri sono andato a buttare la spazzatura e c’era lei, al mercato idem, persino alla riunione condominiale.
Comunque le perdoniamo tutto, anche l’abito rosa antico, che pare sia stato cambiato all’ultimo minuto per colpa del FattoQuotidiano che l’aveva spoilerato su Instagram.

vestito pausini sanremo 2016commento il fatto quotidiano pausini

Gli Stadio.
Dio! Non li ho mai considerati nella mia vita.
Cantano Un giorno mi dirai.
Giudizio della maestra: Rientrate quando ve lo dico io.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Questa canzone è stata rifiutata da Vasco Rossi perché è troppo sdolcinata.

Che figo avere un ospite importante. 😛

Arisa si presenta in pigiama. In effetti non era mai andata via da Sanremo. E’ tre anni che sta in Riviera. Dicono che gli affitti siano ottimi in bassa stagione.
E’ in gara con Guardando il cielo.
Giudizio della maestra: Hai finito di alzare la mano?
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Non male. Un po’, dico un po’, fuori dal contesto.

Adinolfi si è scagliato in questi giorni contro la Rai ed Elton John. La presenza del cantante inglese pare sia una misera propaganda della teoria gender e dell’omogenitorialità.
Ecco cosa scrive il direttore del noto giornale La Croce durante il Festival:

adinolfi facebook

Che cazzo Adinolfi!! Tutta l’Italia è davanti allo schermo per criticare abiti e canzoni e tu pensi sempre allo sperma e alle tube di falloppio. E datti pace, che se passa la legge Cirinnà l’Esselunga non mette i punti Fidaty sugli uteri in affitto. Non è che tutti i gay vogliono riprodursi e prendere a nolo vagine.

Ruggeri si presenta con la fascia arcobaleno, così come ha fatto Noemi e Arisa.
Canta il primo amore non si scorda mai, titolo un po’ arcaico, con citazioni melodiche da film horror di Dario Argento.
Giudizio della maestra: Alla fine dell’ora fermati un attimo in classe che ti devo parlare.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Un cenno di sorriso.

I Bluvertigo sono attesi al festival come il nuovo catalogo dell’Ikea. Peccato che Morgan sia completamente afono.
Cantano Semplicemente (titolo rubato da una canzone degli Zero Assoluto).
Giudizio della maestra:
Lasciate stare la polvere del gesso.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Testo interessante. Hanno fatto di meglio.

Bisogna togliere i sacchettini di canfora dalla giacca di Gabriel Garko. Il ragazzo è teso e dice sciocchezze senza senso.
Porello, ricordiamoci che stava per morire. Meno male che è ignifugo, un po’ troppo.
Ridatemi Arisa presentatrice!

Elton John non ha fatto nessuno dichiarazione scandalosa, nemmeno un peto con la ascelle. Noioso e con il parrucchino di Mengacci.
La presenza della Parietti in platea mi ha dato più brividi, se non ci fosse lei, Sanremo sarebbe Bordighera.

Penultimo è Rocco Hunt.
Canta Wake up.
Giudizio della maestra: Si tranquillo puoi andare in bagno, ma poi fammi il favore di non tornare.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Mi dispiace devo andare a casa. E’ stato molto piacevole conoscerti.

Ma come?? Mi abbandoni così??? Adesso che volevo chiederti l’autografo!
Maledetto! Adesso vado a masterizzare i tuoi cd e li vendo sotto banco al mercato.

Chiude sto pippone di Festival Irene Fornaciari, che non si rassegna a inseguire il successo.
Non ce la fa. Anche Wikipedia non è clemente con lei. Andatevi a leggere la biografia della sua carriera QUI.
La sua canzone ha però un tema sociale. Ma questo non la salva. Siamo mica alla Caritas!

Questa prima serata verrà ricordata soprattutto per la pubblicità di San Valentino della Durex.
Il 14 febbraio rompi gli schemi!

Se non è propaganda gender questa. 😛
Con il placet di Adinolfi

mario adinolfi twitterIl Portinaio

orietta berti hard

HO GUARDATO SANREMO (con due cani)

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Questa sera sono stato abbandonato da tutti.
Nessuno vuole vedere Sanremo con me, perché è troppo nazionalpopolare e da vecchi.
Il sogno di mia madre è andare all’Ariston con la sua pelliccia rimessa a nuovo e l’abito blu. Non teme neanche i tacchi, dice che poi se li toglie sotto la poltrona.
Già me la vedo, di fianco alla Parietti, mentre si gratta i talloni secchi e viene allontanata dalla sicurezza per disturbo alla quiete vip.
Comunque non temete, a farmi compagnia questa sera ci sono Bandito e Petunia. I carlini. A loro piace la musica. Guardate:

carlino pipì

Chiara dello Iacovo apre la serata. Finalmente alle nuove proposte viene dato il giusto spazio e non sono relegate a fine programma.
Chiara è molto carina. Originali le sue braccia avvolte nel cellophane. Le mutande erano di carta forno e il reggiseno in domopak.

chiara dello iacovo cellophane
Il titolo della sua canzone è Introverso.

Giudizio della maestra: Basta giocare con il cibo!
Voto dei cani:

picsay-1455143167

La seconda nuova proposta è Cecile, donna di colore…canta N.E.G.R.A.
I leghisti appoggiano. Visto che per loro esiste solo quella parola.

Giudizio della maestra: Chiudi la porta quando entri in classe, non siamo mica nella Savana!
Voto dei cani:

carlino nero

Irama è il terzo giovane in concorso. Il suo nome significa ritmo in malese. Lui in verità si chiama Filippo Maria, ha due piccioni come orecchini. Porta al Festival Cosa resterà. Dopo la perfomance subito la risposta: Niente!

irama orecchini

Giudizio della maestra: I canarini ti hanno cagato sulle spalle. Vai in bagno a pulirti.
Voto dei cani:

carlino

A chiudere il quartetto delle nuove proposte Ermal Meta, albanese. Il suo pezzo s’intitola Odio le favole.
Salvini non si è ancora espresso sul meltin’pot razziale. Ma in effetti lui non guarda Sanremo. Ieri sera era a fare un comizio a Novara. Tutto contento ha twittato che c’era un sacco di gente.
Saranno stati neanche in 300, ma per lui era come se avesse espugnato Shangai.
Ermal Meta non è nuovo a Sanremo, era già venuto nel 2010 con il gruppo la fame di Camilla. Poi hanno fatto veramente la fame e si sono sciolti. Ermal ha scritto per Emma, Mengoni, Patty Pravo, Lorenzo Fragola, Giusy Ferreri e la lista potrebbe proseguire…anche qui c’è lo zampino di Gomorra.

Giudizio della maestra: Cosa hai detto? Che non hai fatto i compiti perché il nonno è morto? Mi dispiace. 4 e vai a posto!
Voto dei cani:

coda carlino

Dolcenera è la prima fra i campioni. Che poi dovrebbero toglierla questa categoria. Io metterei reietti o ci mandano le case discografiche perché non vendiamo più.
In look optical ci delizia con Ora o mai più.

Giudizio della maestra: Mi spiace che ti abbiano rubato la merenda. La prossima volta stai più attenta.
Voto dei cani:

e i marò?

Clementino è l’idea che gli Snorky hanno di Eminem.
Canta Quando sono lontano. Beh rimanici!

Giudizio della maestra: Signora Bidella quando vede Clementino non lo faccia entrare in classe.
Voto dei cani:

carlino disastro

Garko presenta Patty Pravo. O è Patty Pravo che presenta se stessa?
Dai non facciamo facili battute. Gabriel ha dichiarato di avere una malattia invalidante che lo fa gonfiare e lo rende più giovane. Ne soffrono anche Carla Bruni, Melanie Griffith e Donatella Versace.
Patty Pravo ormai sembra una sfinge, non ha più il profilo del naso. Pare sia stata chiamata per fare il remake di Harry Potter nella parte di Vodelmort.
I suoi cieli immensi ammaliano il pubblico pagante. Lei barcolla, ma non molla.

Giudizio della maestra: Togliti quella maschera e vieni alla lavagna!
Voto dei cani:

patty pravo sanremo 2016

Per elettrizzare il pubblico a casa Carlo Conti ha invitato una maestra e due bambini. Sono “la scuola più piccola del mondo”.
Domani ci sarà l’uomo con il pisello più piccolo della Liguria e la donna più bassa di Alassio.

Eros Ramazzotti è il super ospite.
Ma si sa i cani hanno bisogno di essere portati a passeggio ogni tanto. Quindi mentre lui canta noi…

petunia caga

Bidet fatto! Torniamo al festival.
C’è Valerio Scanu. Ho capito bene? Valerio Scanu?

petuniapetunia scanu

Giudizio della maestra: Basta piangere, non fare la femminuccia!
Voto dei cani: Non pervenuto.

La corista di Fedez Francesca Michielin ci rallegra con il suo completo chic tirolese.
I cani ormai hanno la concentrazione di un cincillà. Io di una drosofila.
Facciamo in fretta sennò rischiamo il sonno eterno.

Giudizio della maestra: Sua figlia è molto educata in classe, talmente educata che è come se non esistesse.
Voto dei cani:

valerio scanu sanremo

Alessio Bernabei canta la nuova sigla della Vodafone.
Chi gliel’ha detto di mollare i Dear Jack? Gli hanno promesso fama e gloria?

Giudizio della maestra: Scusi ma suo figlio è dislessico?
Voto dei cani:

alessio bernabei sanremo

Il compositore Ezio Bosso ha dato una lezione di vita a tutti. Persino Petunia si è commossa e ha deciso di intraprendere la carriera di cantante, con lo pseudonimo di Jem & le carline sovrappeso.

jem & the hologram

Elio e le storie tese dovrebbero essere sempre in gara al Festival.
Standing ovation per loro.

Giudizio della maestra: Bravi. Quest’anno vi faccio fare gli angeli alla recita di Natale
Voto dei cani:

elio e le storie tese sanremo

I comici sposini che cercano di divertire con le loro battute sono peggio di quelli di Colorado.
Fa più ridere Garko quando imita Mastelloni.

garkomastelloni
Neffa. Già Neffa.
Cosa dire?

Giudizio della maestra: Ma non eri il bidello?
Voto dei cani:

carlini travestiti

L’intervista a Nicole Kidman è spassosa come l’editoriale di Famiglia Cristiana. Gabriel Garko le ha portato dei fiori e ha paragonato l’emozione d’incontrarla alla scala di Sanremo.
Nicole è ripartita subito, dopo aver cagato davanti al camerino di Garko.
Carlo Conti non si emoziona mai. Potrebbe anche arrivare Ghandi, che lui lo tratterebbe come Gabriele Cirilli di Tale e Quale Show.

Annalisa è una delle cantanti preferite di mia madre.
Sentiamo la sua opinione.

“Elisa è la mia preferita”
“Ma non canta a Sanremo”
“Certo! Lo sta facendo ora”
“Ma non si chiama così”
“Annarosa”
“No…”
“Annarita”
“Fuochino”
“Annamo ar bar”

Giudizio della maestra: Guarda che non sei la principessa della classe. Ora mani sul banco e taci!
Voto dei cani:

carlo conti sanremo 2016

Gli Zero Assoluto. Non potevano scegliere nome più azzeccato.

Giudizio della maestra: Voi due avete finito di mostrare il pisellino alle vostre compagne?
Voto dei cani:

rita dalla chiesa sindaco di roma
Bene. E anche questa serata è finita. I cani non sono stati maltrattati (solo un po’). Domani giuro che esco.
Almeno per fare la pipì! 😛

Il Portinaio

“La musica è trascendente, costringe a uscire dal sé, ad andare oltre. È terapeutica, e nessuno lo sa meglio di me».
(Ezio Bosso)

carlino nero

HO GUARDATO SANREMO (con i cartoni animati)

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Mia mamma ha dato l’annuncio, come l’oracolo delle casalinghe. Per lei saranno gli Stadio a vincere Sanremo.
Dice: “melodia bellissima, belle parole”. Infatti da giovane limonava con Mogol mentre Battisti guardava.
La finale del Festival è aperta dal vincitore delle nuove proposte, che manco ricordo come si chiama.
Però ammetto che la canzone è originale rispetto a quelle diabetiche che di solito si sentono.
I 3 ragazzini del Volo sono ospiti via satellite da New York.
E visto che fanno gli spocchiosi e gli internazionali ecco un commento per loro:

Eliminati gli Zero Assoluto, Bluvertigo, Neffa e i Dear Jack.
Irene Fornaciari viene riammessa alla gara con il televoto. C’è solo un motivo. Tutti gli altri sono stati abbattuti. Ecco una prova di Morgan che cerca di avvertire la polizia.


Bolle ballerino mezzo nudo con i capelli alla Big Jim mostra il pacco alle donne in prima fila.
Quando non sanno chi invitare alle manifestazioni chiamano lui. Perchè è un’eccellenza italiana, ma anche l’olio di oliva lo è. Quindi il prossimo anno piuttosto lanciate bottiglie Bertolli sulla platea.

Francesca Michielin.
Non si può dire nulla a questa dolce ragazza. Di bianco vestita intona l’amore, il miele, lo zucchero, il dietor, la vaniglia e la Nutella. Tenera e innocente come una contadinella che va a lavare i panni da sola per i suoi sette fratelli orfani e poi…

Alessio Bernabei. Emozionante come quando ci sono in offerta i topinambur all’Esselunga.

Presto arriva Clementino! Fermatelo!

Garko finalmente si è pettinato. E’ sempre più ganassone. Ride senza ridere, apre la bocca, arriccia la lingua. Qualcuno gli ricordi che non è una coniglietta di Playboy.

Patty Pravo ormai ha gli occhi dietro le orecchie. E’ l’unica donna che riesce a scoppiarsi i punti neri sulla schiena senza farsi aiutare. E’ ottima anche come specchietto retrovisore e sensore del parcheggio.
Tra due anni sarà così:

Conti fa rientrare Bolle. Lo intervista. Lui dichiara: “Non fumo, non bevo”. Dice che si sbatte, che fa un sacco di allenamenti.

Lorenzo Fragola ha uno zoccolo duro di fans. Anche lui è tanto tenero, dolce. E’ proprio il ragazzo della porta accanto.
Ma avrà un difetto? Forse gli puzza l’alito.

Noemi. Speriamo che vinca. Così almeno con i guadagni può rifarsi il guardaroba. Visto che oggi a Milano è Carnevale poteva vestirsi così:

La stavamo aspettando da anni. Era ora! Cristina D’Avena super ospite.
Ma mai una volta che abbia partecipato come cantante “normale“. Ormai ha marchiato sulla coscia, come i prosciutti Granbiscotto, “Regina delle sigle”.
Chissà se questo passaggio la poterà altrove. Lo dico per lei. Perchè sennò diventa come Maria Giovanna Elmi.
Il suo abito è largo 4.438 km². E’ praticamente un omaggio al Molise.
Come avevo previsto QUI (visto che ho anche io doti di oracolo) ha cantato il Walzer del moscerino e i Puffi.
Poi è sparita. Come la sirenetta in fondo al mar.
Mi rimarrà il ricordo della sua vocina e la faccia imbarazzata di Giorgio Gori, mentre sua moglie cantava Kiss me Licia.
Ciao Cristì. Se ripeti ancora che bisogna guardare il mondo con gli occhi di bambino, vengo a casa tua a farmi cambiare il pannolone. 😛


Elio è tanta roba. Non si discute, come il tiramisù. :-)
Vi ricordo che gli Zero Assoluto sono stati eliminati.

Arisa canta dopo il siparietto “comico toscano” PanarielloContiPieraccioni. Mi prendo dei funghi allucinogeni, giusto per resistere fino alla fine.

acido

Se vincono gli Stadio, porto mia mamma dall’esorcista. Quella ci azzecca sempre. Sa che uso il suo profumo da 5000 Euro per coprire i cattivi odori in bagno e quando bevo a canna di nascosto. E’ una strega megera e gli Stadio i suoi adepti.

Annalisa è una delle poche che si è sganciata da Maria De Filippi, però adesso si è appiccicata un po’ troppo al Festival. Bisogna vivere anche fuori dalla tv.
Speriamo vinca anche lei, così può permettersi dei concerti in qualche bar.

Renato Zero è il terzo super ospite. i suoi monologhi non sense con parole buttate a cazzo sono sempre uno spasso.

Arriva Rocco Hunt. Presto ragazze…


Dolcenera sarà giudice del prossimo the Voice of Italy. Mi consola il fatto che abbia preso il posto di JAx.

Enrico Ruggeri. Pensaci tu Sailor Moon!

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato.
La povera Deborah ha dovuto restituire gli abiti a Francesco Paolo Salerno, dopo la polemica sull’outfit della prima serata. Lo stilista foggiano ha mandato direttamente un suo collaboratore in riviera per ritirarli.

Ne mancano ancora due.
Valerio Scanu ha svaligiato il reparto “giacche e pantaloni” dell’Oviesse. Manco un fiocchetto, un capello sbarazzino. Le pompe funebri.
Pare volesse presentarsi così:

Irene Fornaciari. Ecco la sua vera identità:

E’ l’una e 25. Vincono gli Stadio. Mia madre domani mi chiamerà urlandomi il solito “Te l’avevo detto!”
Vi ringrazio per avermi seguito. Dalla stazione di Bordighera un arrivederci al prossimo anno.

Il Portinaio

SE ADINOLFI APRISSE STARBUCKS IN ITALIA

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Pare che ormai sia questione di pochi mesi. Starbucks aprirà anche in Italia.
Ma siamo sicuri che nel paese dove risiedono il Papa e Adinolfi possa avere successo un bar che ha come logo una sirena a due pinne e che vende frappuccini alla vaniglia macchiati di caramello?
Nel frattempo sopra il simbolo che potrebbe mettere d’accordo quelli del Popolo della Famiglia.

Mentre qui sotto la vera storia di come è nato il marchio del famoso coffee shop.

Intanto a Torino qualche genio del male ha deciso di “punire” il direttore della Croce (Mario Adinolfi) usandolo come modello per una campagna D&G.

eau di nolfi
Il risultato sembra promuovere più un repellente che un profumo. 😛
E si sa, quello odia chiunque manifesti sessualità diversa dalla sua ed essere accostato a due stilisti di destra ed effemminati l’ha fatto innorvesire a morte.

adinolfi twitter
Mario, magna pure tranquillo, nessuno comprerà il tuo Eau di Nolfi tantomeno i frappuccini.

Il Portinaio

3.11 (Ricordami)

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E invece, inutile negarlo, la memoria si sta allontanando, e ho già dimenticato troppe cose.
Nello scrivere seguendo i RICORDI come faccio adesso, a volte vengo preso da una terribile angoscia.
All’improvviso mi assale il dubbio di stare perdendo la memoria delle cose più essenziali.
Il dubbio che tutti i miei ricordi più preziosi, accumulati in qualche zona buia del mio CORPO, in una specie di limbo della memoria, si stiano trasformando in una MASSA fangosa.
Però, comunque siano ridotti, sono l’unica cosa che possiedo. Così continuo a scrivere tenendoli stretti, questi ricordi imperfetti che si fanno sempre più sbiaditi. Ma è l’unico modo che ho di mantenere la PROMESSA fatta a Naoko. E poi, più i ricordi di Naoko sbiadiscono DENTRO di me, più sento di capirla.
Oggi capisco anche la RAGIONE per cui mi pregò di non dimenticarmi di lei.
Naturalmente lo sapeva benissimo. Sapeva che PRIMA o poi in me il suo ricordo avrebbe cominciato a sbiadire. Ed è per questo che mi aveva PREGATO: “Non ti dimenticare mai di me. Ricordati sempre che sono esistita”

(Norwegian Wood – Haruki Murakami)

pray for japan
Per esempio, adesso che cammino attaccata forte a te, non ho nemmeno un po’ di PAURA.

Ogni parola in rosso è un link. Per non dimenticare.
Il Portinaio

LA FAMIGLIA TRADIZIONALE NEI CARTONI ANIMATI (L’incubo di Adinolfi)

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Ieri Fabio Volo ha litigato di brutto con Mario Adinolfi. Secondo Wikipedia il più che burroso giornalista è anche un giocatore di poker, blogger e politico.
Da quando giocare a carte è diventato un mestiere? No perchè allora scrivo subito un profilo wikipedia per mia zia che è ossesisonata dal burraco e organizza crociere, avete capito bene, crociere in mare per pazze squinternate giocatrici di carte.
Ha partecipato anche a un campionato europeo vincendo una somma importante.
La discussione si è accesa per motivi un po’ futili.

Adinolfi sostiene che il film Kung Fu Panda 3 trasmetta un’idea distorta della famiglia e che dietro la trama ci sia lo zampino del “Gender”, che ormai è diventato un mostro e non più una teoria.
In Kung fu Panda il protagonista ha due padri. Uno biologico e uno adottivo. Per Mario non possono esistere.
A Fabio, doppiatore dell’orsetto bianco e nero, non è andata giù.
Io che sono complottista ho sentito puzza di piccola polemica marketing. Detto questo nei cartoni animati la famiglia tradizionale viene sempre “disegnata” malissimo.
Giusto un momerandum

Anna dai capelli rossi.
I suoi genitori muoino per una malattia infettiva (e non viene specificata quale). Viene data in affido alla vicina povera con il marito alcolizzato. Quest’ultimo muore sotto un treno dopo una bella bevuta. Anna viene quindi spedita in un’altra famiglia ancora più povera con otto figli e costretta a fare la baby sitter. Dopo la morte del secondo tutore viene spedita in orfanotrofio con l’accusa di portare sfiga. Alla fine viene adottata da due fratelli legati da sentimenti in odore d’incesto.

Pollon
Cresciuta da un genitore single con il monopolio della luce e del riscaldamento. Passa le sue giornate insieme a un bambino nudo. Chiamate gli assistenti sociali.

Evelyn
Praticamente venduta dai genitori a un amico che l’alleva in Africa come una scimmia. Sospetto traffico d’organi.

Hello Spank
Aika, la padrona del cane parlante, si trasferisce dallo zio gay (è evidente) e dalla prozia rompicoglioni.
Non si capisce perchè la madre vedova non può portarsela a Parigi. Egoisimo genitoriale.

Georgie
La peggiore di tutte. Adottata illegalmente, fa impazzire gli ormoni dei suoi fratelli. Il padre muore, la madre pure. Ma gli uccelli sono sempre duri! 😛

Lady Oscar
Il padre cresce la figlia come un maschio e poi si lamenta che rutta l’ave Maria.

Mila & Shiro
La mamma di Mila abbandona la figlia per seguire la carriere pallavolistica. Stronza!

Occhi di gatto
Tre ragazze orfane cercano invano il padre credendolo vivo. Piuttosto che farsi adottare da due genitori gay preferiscono rubare.

Peline
La protagonista scopre che il nonno aveva disconosciuto il padre che era scappato in India per sposarsi con un’autoctona. We are family! 😛

Peter Pan
Orfani debosciati con allergia al sapone, piuttosto che farsi adottare anche loro da famiglie arcobaleno preferiscono uccidre pirati. Antesignani dei Marò.

Ranma 1/2
Ranma diventa una femmina quando si bagna. Il padre un Panda. Forse ha ragione Adinoldi, i panda sono portatori di virus gender.

Remì
Rapito in fasce e poi abbandonato al suo destino viene trovato per strada da una coppia che lo vende come uno schiavo a un suonatore ambulante. #mainagioia

Piccoli problemi di cuore
Miki, ragazza dai capelli castani, rimane di merda quando scopre che i suoi genitori divorziano perchè hanno conosciuto una coppia di scambisti alle Hawaii. Per non destabilizzare i vicini decidono di vivere tutti sotto la stesso tetto. Famiglie allargate e un po’ pepperine.

Belle & Sébastien
Madre abbandona il figlio in fasce. Lui in età puberale decide di cercarla insieme a un cane e scopre che è una rom.
L’incubo di Salvini.

Bisognerebbe non dare più credito ad Adinolfi. Non invitarlo, non commentarlo.
L’abbandono è l’unico modo per non sentirlo più. Questo è il consiglio.
Perchè se dai forza a uno che non si muove di un millimetro non saprà altro che costruire muri.

Il Portinaio

La stella della Senna
Cresciuta da due fiorai, dopo la loro morte si traveste per spaventare avidi borghesi. Proletaria cosplayer! 😛


DARK SIDE OF JAPAN

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In Giappone è entrata in vigore la legge sulla sicurezza militare.
Da oggi le forze di autodifesa potranno intervenire all’estero in caso di attacchi agli Stati Uniti o ad altri paesi alleati.
E così il Giappone abbandona la sua “costituzione pacifista” e guarda in cagnesco la Korea del Nord e la Cina.
La Sanrio potrà finalmente produrre il carrarmato di Hello Kitty.

hello kitty carrarmato
Secondo alcune riviste di tendenza il 2016, dal punto di vista turistico, sarà l’anno del Giappone.
Però dovete sapere che un certo Kabu Terauchi ha sequestrato una ragazzina minorenne e l’ha tenuta segregata per due anni in casa. Senza farle guardare manco un cartone animato!!!
Ma è un paese sicuro il Giappone, infatti il rapitore è uscito di casa senza chiudere la porta e la povera sventurata non ha fatto altro che tornarsene dai suoi genitori.
Kabu è fuggito in un bosco, ma a nulla è servita la sua fuga, i poliziotti l’hanno acciuffato prima che si suicidasse tagliandosi la gola.
La Sanrio di risposta ha prodotto Hello Kitty in gabbia.

hello kitty prigione

Niculas Fernando, cattolico singalese è morto in un centro di detenzione per immigrati a Tokyo.
E’ il quarto in un anno.
QUI l’articolo su Internazionale.
16 sono state le impiccagioni sotto il governo del primo ministro Shinzo Abe.
Le ultime due sono state eseguite venerdì scorso. Che da noi era venerdì santo, ma in Giappone un giorno qualunque.
La Sanrio ha prodotto Hello Kitty con il cappio.

hello kitty suicide
Il Giappone si era commosso per la storia del povero struzzo fuggito dal giardino del suo proprietario e morto per cause misteriose. E’ successo di nuovo. Questa volta c’è andata di mezzo una zebra.
Secondo la mia amica Mia san l’equino a strisce apparteneva a un privato. Non si sa come sia finito in un laghetto di un campo da golf.
Secondo i media invece il logo della Juve era scappato da un maneggio. Durante la folla corsa ha trovato uno stagno in un campo da golf e perchè non approfittare per farsi un sano e fresco bidet?
Povera zebrina, l’hanno sedata mentre si lavava il sedere e…glu glu glu è affogata senza neanche cambiarsi le mutande.
La Sanrio ha subito lanciato Hello Kitty annegata.

hello kitty affogata
Giuro non volevo scrivere queste cose per disincentivare il vostro viaggio in Giappone, ma solo per presentarvi la mia ossessione della settimana.
Si chiama Dark Side of Japan. E’ uno Youtuber anomalo, con l’accento toscano e che ha molte cose da dire.

Il Portinaio

DARK SIDE OF JAPAN (e il servizio delle Iene)

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Oggi al negozio di mio zio parrucchiere mi sono saltati tutti addosso.
No, non era una scena di un film porno. E’ che lì dipendenti e clienti sanno della mia passione per la terra nipponica e, dopo il servizio passato ieri sera al Le Iene, (QUESTO il link) tutti avevano qualche cosa da dire.

Il reportage era ancora in onda che già la rete si scatenava.

Subito si sono formati gli schieramenti dei favorevoli, dei contrari e dei rissosi del web che intervengono a cazzo su qualsiasi argomento.

Coltelli e katane volavano ovunque…

Nadia Toffa, simpatica Iena promossa a presentatrice, si è fatta un giro a Tokyo e in una ventina di minuti ha provato a raccontare del complesso immaginario erotico giapponese, con le sue lolite e fantasie sadiche di dominazione, e delle pericolose derive pedopornografiche.

Io il servizio incriminato l’ho visto e un po’ mi puzzava. Aveva l’aria di essere un pretesto per farsi pagare una vacanza portando a casa un montato raffazzonato e banalotto, ma pruriginoso e con la roboante spocchia di un’inchiesta da Pulitzer.

La famigerata irriverenza de Le Iene è ormai solo stile di facciata. Inviati sempre più molesti, ma attenti a non pestare troppo i piedi di riguardo, trattano con lo stesso piglio incalzante e sarcastico piccoli e grandi abusi di potere, marchette per l’uscita di un nuovo libro-disco-film, drammatici casi umani e temi di attualità.

Ogni argomento sembra avere la stessa importanza, affogato in un insulso frullato di contenuti reso vagamente piccante da qualche balletto ammiccante, a volte da un bel paio di tette (ben inquadrate) e qualche ballonzolante pisello (scrupolosamente pixelato).

Così, dopo aver visto Mazzoli (la ‘mente’ dello Zoo di 105) correre in piena notte per Milano con addosso solo un calzino a coprirgli l’uccello, seguiamo la signorina Toffa alla scoperta dei torbidi e indicibili segreti della città di Tokyo.

Per capire più profondamente il legame che unisce manga hentai, idols adolescenti, maid girls, pedopornografia e sfruttamento della prostituzione minorile, Nadia Toffa si fa accompagnare da John Kaminari che, in quanto esperto di videogiochi, sembra avere le giuste competenze per eviscerare gli aspetti culturali, antropologici e sociologici della questione.

Insomma, il reportage non mi ha convinto e tantomeno scioccato.

Però la domanda che la Iena pone alla fine del servizio mi ha colpito: tutto questo “porcellame” di lolite e manga per adulti sublima un desiderio perverso o lo scatena?

Basta la lucida patina kawaii e il fatto che in Giappone sia socialmente accettata a rendere digeribile anche per noi la fantasia di stupro su un minore?

Molti fra i miei contatti yamatologi hanno rilanciato sulle loro pagine Facebook indignate campagne di denuncia e protesta contro il fenomeno delle spose bambine nello Yemen, contro l’atteggiamento omertoso e solidale nei confronti degli stupratori di gruppo in India, contro la barbara pratica dell’infibulazione nei paesi del corno d’Africa o contro l’obbligo del velo per le ragazze musulmane.

Ma se si parla di Giappone tutto sembra lecito e inaffrontabile, frutto di una tradizione culturale misteriosa e affascinante che criticare è tabù.

Suvvia, il fatto che sia patria dei miti della nostra infanzia non lo fa diventare il Paese dei Balocchi.

Nei miei viaggi a Toyko non ho mai frequentato i bar Akihabara con ragazzine vestite da scolarette che servono succhi di frutta pieni di coloranti e ho evitato i locali di Kabukicho dove sculettano fanciulle in età puberale.

Ma ho visto un porno shop e mi ha dato i brividi.

Perché se un paese votato al lavoro permette ai suoi maschi di scaricare lo stress consentendo la vendita di bambole-bambine con cui accoppiarsi ed eccitandoli con la pubblicazione di manga dove ragazzine vengono violentate da polipi, qualche critica credo se la meriti.

Io non sono un esperto e nemmeno mi vanto di essere “la leggenda di Tokyo”, ma il Giappone è un Paese che amo molto. Solo che cerco di discernere tra passione e realtà. Sennò mi diventa il cervello piccolo. E nel mio piccolo mi sto preparando per tornare presto a Tokyo. Tutto qui.

Detto questo il mio parrucchiere mi ha fatto dei capelli che sembro il cantante dei The Colors e un maniaco mi ha lasciato sul parabrezza dell’auto un dvd porno. Giuro!
Paese che vai sessuomane che trovi!

Il Portinaio

kanji giapponesi

DARK SIDE OF JAPAN (la guerra del povero)

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Se volete vivere l’esperienza della fioritura dei ciliegi e magari fare Hanami (il famoso picnic) sotto i petali che cadono come neve, vi consiglio di andare a Novara. In via Marconi c’è un albero gigantesco che pare de sta’ a Tokyo.

Già mi vedo contemplare i sakura e scrivere Haiku: “Ma Novara fa provincia? Scoreggio, rane che cadono”
E’ ancora fresca la polemica della Iena Nadia Toffa VS Giappone. Tutta la rete si è incendiata, ma quello che ne ha giovato di più pare sia stato quel furbetto, con il muso da furetto, di Marco Togni.
Chi è Marco Togni?
Uno Youtuber con scarse qualità di editing video che ha fatto la sua fama con ammorbanti filmini di lui che cammina per Tokyo.
Spassosi sono quelli del suo apparato digerente che riceve quintalate di sushi e altre cibi ricchi di zuccheri sintetici.

Qualche anno fa mi aveva pure commentato (QUI) e persino citato sul suo blog definendomi “impreciso”, pieno di cavolate, ma divertente, come se fossi una foca del circo.

Io non me la sono presa, mica sono permaloso come mia madre che tutte le volte che le faccio notare come pulisco bene il bagno con l’anticalcare risponde: “Cosa vorresti dire? Che io non lavo bene i cessi”.
Togni non scaturisce in me interesse, ammiro però che abbia trasformato la sua passione in un lavoro, ma non vedo in lui sincerità, obiettività e soprattuto umorismo. Soffre di un ego così grande che gli tocca sempre pagare per due.
Questa settimana è  tornato in auge. Ora organizza viaggi in oriente, si autodefinisce la leggenda di Tokyo e stimola in me pensieri morbosi.
“Si sarà sposato per amore o per avere il Visto?”
“Come fa a campare in Giappone se fa il fotografo di matrimoni?”
“E se fosse un agiato borghese trentino?”
“Quando sbaglia i congiuntivi è perchè non ha avuto un’istruzione decente nel suo paese di orgine?”
“Nei suoi video scherza sul fatto che sia ricco. E allora perchè si veste di merda?”
Sono tutte domande che uno dovrebbe chiedersi. I politici italiani non ci dicono la verità, fallo almeno tu Marco! Liberaci da questo dubbio.
Dicci qual è il segreto per diventare una leggenda.
(Le leggende non raccontano mai dei fatti puramente inventati, ma contengono sempre una parte di verità che viene trasformata in fantasia perché gli uomini vogliono scoprire sempre la causa di certi fatti che non conoscono bene e pertanto cercano di spiegarli con l’immaginazione. cit wikipedia)
Grazie al post di Togni sulla trasmissione delle Iene ho potuto riallacciare rapporti raffreddati dai social, cavalcare un’onda che ho sicuramente preso male e soprattuto conoscere il blogger Deusexmaghena, un mago della lingua.
Leggete il suo post QUI.
Giusto per fare un po’ il Portinaio ecco alcuni commenti pescati su Facebook tra la gente comune e Marco Togni il nuovo Terzani.

marco togni nadia toffa
Bisogna avvertire l’imperatore della sua presenza!

marco togni nadia toffa
marco togni nadia toffa
E se vince Bertolaso peggiorerà sicuramente! 😛

marco togni nadia toffamarco tognipio d'emiliaPio d’Emilia è l’unico che può mettere fine a questa polemica. Perchè diciamocelo ci hanno rotto tutti un po’ il cazzo. Tra commenti analfabeti, impreparati giappominkia e heaters ammaestrati…è ora di richiamare tutti all’ordine.
E come dice il mio amico “Perchè non lo fai tu un video in Giappone?”
Dio! Odio quando mi zittisce così.
Ma perchè sono povero e soprattutto pigro! 😛
Oggi poi è giornata di lutto, è morto Maldini e metà dei miei parenti vogliono andare al rosario. Io gli ho spiegato che di solito sono i famigliari stretti che partecipano a questo rito, ma ormai hanno già prenotato il pulmino, peccato non sappiano dove abiti l’ex giocatore del Milan.
Ora la smetto di fare l’avvocato di Pikachu e vi consiglio di andare a trovare Eriko Furukawa sulle colline livornesi. E’ un’artista, cuoca, con un’anima pacifista. Leggete QUESTO articolo e dimenticatevi di tutte le polemiche.
E giusto per chiudere in grande. Ecco come si fanno dei video di viaggio!
Vincent Urban Japan 2015.

In Japan – 2015 from Vincent Urban on Vimeo.

Il Portinaio

OHANA VUOL DIRE FAMIGLIA

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Rivolgere la parola alla mia famiglia vuol dire ficcarsi in un ginepraio.
Mia cugina ad esempio continua a tediarmi sul fatto che si alza alle 6 del mattino per andare ad aprire la palestra di suo fratello, che quando non ha 8000 Euro sul conto corrente va in iperventilazione e che è stanca di sentire tutti i suoi parenti parlare di malattie. Mia madre compresa.
Io come al solito faccio un passo indietro per non andare in guerra.
Ho imparato che con quelli più vecchi di me bisogna avere pazienza.
Mia cugina ormai va verso la mezza età, ma non posso farglielo notare perchè sennò rischio il caso diplomatico.
Quando mi chiama annuisco.
Tanto ormai le nostre telefonate assomigliano a un colloquio con un’operatrice di Fastweb.
Una volta sono andato in vacanza con lei e i suoi genitori, che sono i miei zii.
E’ stata una delle peggiori estati della mia vita.
Io ero minorenne. E in più mi avevano portato in un posto noiosissimo, in montagna, in mezzo alle giocatrici di Scala 40 e marmotte che confezionevano la cioccolata. 😛
Passavo le mie serate al bar dell’Hotel a guardare la gente con le carte in mano. Di giorno passeggiate in mezzo al niente, la sera intossicato dal fumo e dai pettegolezzi.
C’era un signore sulla sessantina che si era portato l’amante poco più che ventenne. Una relazione nata nelle aule dell’università. Loro erano primi in classifica nella hit parade delle maldicenze.
Poi c’erano i salernitani che avevano adottato una bambina russa tanto carina. Intoccabili per il loro gesto d’amore.

“Si vabbè quando crescerà quella bambina imparerà solo il meridonale”

Dio non era un albergo, ma un covo di serpi.

Una delle vedove del giro di mia zia puntava ricchi imprenditori con il maglioncino di cachemire legato al collo, si sedeva di fronte a loro senza mutande e rifaceva la scena di Basic Instinct.
Ora è sposata con l’ex marito della migliore amica di mia zia.
Io avevo fatto amicizia con il figlio del proprietario dell’Hotel che soffriva di qualche schizzofrenia malcurata. L’anno successivo si è sparato dentro un cassonetto la notte di capodanno.
Mio zio mi cagava la minchia sul fatto che fossi stato eudcato male. Per lui era insensato che alla mia età non avessi il motorino.
Poi mi faceva un lungo elenco sui difetti dei miei parenti materni.
Una specie di tortura psicologica. Io cercavo di fuggire dai suoi tentativi di plagio, ma le marmotte non mi volevano con loro, maledette bastarde pelose! 😛
Una sera sono uscito con mia cugina e un suo amico. Uscire era una parola grossa, si andava a piedi in paese.
Dopo aver vagato per qualche bar abbiamo incontrato un suo conoscente. Ubriaco.
E cosa ha fatto quella scellerata? Mi ha abbandonato con lui in auto per andare a ballare.
Bene adesso finirò ucciso e buttato sul ciglio di una strada, poi mangiato dai lupi e spolpato dai corvi.
Ma questo sconosciuto ha fatto di più. Ha cercato di molestarmi sotto casa di Mike Bongiorno.
Io sono fuggito dall’auto in preda al panico.
Già mi vedevo su tutti i giornali “Ragazzino trovato morto con in mano il gioco in scatola di Lascia e Raddoppia”
Ho corso più forte che potevo.
Quando sono arrivato in hotel ho bussato subito alla stanza di mia zia per raccontarle tutto e cosa mi ha detto, quando si è rassicurata della mia integrità fisica?

“Non dirlo alla mamma”

Ahaahahahahahahahahahah!

Porco diaz! Come no?

Al ritorno dalle vacanze, ci siamo fermati in un ristorante vicino casa.
L’ultimo supplizio.
Mio zio, con il bicchiere in mano,  ha iniziato a sminuire il lavoro dei miei parenti materni.
E poi con quello sguardo da rottweiler pronto per azzannare un povero coniglietto si è rivolto a me.

“E tu cosa vuoi fare da grande? Il parrucchiere ricchione come tuo zio?”
“A parte che mio zio non è ricchione e anche se lo fosse che problema ci sarebbe? E poi…”

E poi dovevo stare zitto. Come faccio adesso. E invece.

“E poi meglio che diventare zoccola come tua figlia”.

Beh è partita una sberla così forte che gli occhiali da sole che avevo in testa sono volati nel piatto di una che stava tre tavoli più in là.
Sono fuggito dal ristorante.
Ho corso più forte che potevo.
Sono arrivato a casa dei miei genitori e ho raccontato tutto.
Questo è per dire a Silvio Muccino che la prossima volta che deve risolvere delle questioni con suo fratello Gabriele invece di andare a raccontarle a Giletti può benissimo rivolgersi a un giudice e non sfrancicarci la minchia. Che è anni che ogni volta che deve uscire un loro film non si fa altro che parlare dei loro panni.
Io lo trovo pessimo.
Poi facessero dei capolavori.

Il Portinaio

PER ELISA

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Paolo Madeddu giornalista e critico musicale ha recensito il nuovo disco di Elisa sul suo blog Amargine.
Madeddu scrive benissimo, diciamocelo subito. E spara subito cartucce pesanti su “On”.
Se volete leggere il suo pezzo cliccate QUI.
Il problema è che la coach friulana della squadra bianca di Amici non si è offesa per le cacche di uccello piovute sul suo lavoro, ma per una frase che tira in ballo il campionamento della voce di sua nonna usato in un brano.

“Bruciare per te, brano che rivela dove andrà a parare fin dalle prime note, con le tastiere che prendono la rincorsa in cerca della quaterna di accordi su cui appoggiare l’unz unz unz, ma preceduto e chiuso dal DeFilippismo assoluto della nonna di Elisa (credo) che canta Serenata a Marirosa di Otello Boccaccini”

Elisa on paolo madeddu

Non capisco se Elisa da quando frequenta il clan di Maria ambisca a diventare la nuova Cipollari oppure se abbia delle difficoltà con la lingua italiana.
Nessuno ha offeso sua nonna.


Ma si vede che il disco, con la copertina più brutta dell’anno (tra l’altro un po’ copiata da Elio e le Storie tese) ed Elisa dovevano rivelarsi per quello che sono.

gattini elio e le storie tese
Elisa è diventata un prodotto televisivo, da promessa alternativa si è trasformata nell’ennesima adepta della Signora della Tv.
Non è più la Bjork di Monfalcone, ma quella che fa Amici. La Pj Arvey della Bisiacaria è diventata nazionalpopolare, forse perchè affamata di gloria e meno di musica.
Peccato.
Perchè poi sul suo facebook si è divertita a leggere i commenti dei suoi fans che insultavano pesantemente il giornalista reo di aver detto quella che pensava. Che ci sta. E’ il suo mestiere.
Cari cantanti dovreste adottare il motto “I don’t give a fuck”, senza trovare scuse a cui appendervi sennò, fatevelo dire, siete permalosi!
Per le balle di Fra Giulio Elisa dillo che ti sei offesa per il giudizio e che la nonna era solo una scusa. Perché se non è così allora non sai veramente l’italiano.
Detto questo mi chiedo come tu possa ancora rimanere seduta sulla sedia di Amici in compagnia di Anna Oxa, la Bertè e Morgan. Per Dio sono da Tso!
Dammi di più, fammi vedere che sei una donna felice del suo mestiere. Possibile tu abbia scelto haters e smanettoni come tuoi legittimi difensori?

Il disco poi è discutibile. Madeddu non ha tutti i torti. Ma alla fine questa polemica ha fatto bene a entrambi.
E a me interessano i pettegolezzi, quindi siete manna dal cielo.

Elisa on

 

Elisa on

 

Elisa on
Questo commento è fantastico:

Elisa on
Questa “giornalista” l’ho rintracciata e scrive QUI (è imbarazzante)

Cara Elisa ti lascio con una tua citazione e una domanda:

e sembra veramente che tu sappia tutto e niente riesce più a ferirmi a farmi male arrivare a distruggere scalfire o anche solo minacciare quel che c’è di buono in me
(Elisa)

Il gatto l’hai castrato? 😛

Il Portinaio

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